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Referendum sul taglio dei parlamentari, la Prefettura di Isernia detta tempi e regole

Seggi aperti il 29 marzo dalle ore 7 alle ore 23. Lo scrutinio comincerà subito dopo. Le opzioni per chi vota all’estero


ISERNIA. Taglio dei parlamentari: è fissato per il prossimo 29 marzo il referendum confermativo del testo della legge costituzionale concernente “modifiche agli articoli 56,57 e 29 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari” approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera.

Il testo del quesito referendario è il seguente: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente modifiche agli art. 56,57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero di parlamentari’ approvata dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana – Serie generale n. 240 del 12 ottobre 2019?”. La macchina organizzativa si è messa in moto e dalla Prefettura di Isernia arrivano le informazioni relative a tempi e modalità di voto.

I seggi saranno aperti dalle 7 alle ore 23 e le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti.
“Dal giorno di emanazione o di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del D.P.R. di indizione del referendum, ai sensi della vigente normativa elettorale – informano da Palazzo Del Governo – è fatto divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione. Ai sensi dell’art. 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, dalla data di convocazione dei comizi referendari- cioè dal 29 gennaio 2020, giorno di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del D.P.R. 28 gennaio 2020 e fino alla chiusura delle operazioni di voto “è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.

RESIDENTI ALL’ESTERO. Per il referendum, gli elettori italiani residenti all’estero, ai sensi della legge 27 dicembre 2001, n. 459 e del relativo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 2 aprile 2003, n. 104, votano per corrispondenza.

“La predetta normativa – ricorda la Prefettura -, nel prevedere la modalità di voto per corrispondenza da parte di tali elettori, i cui nominativi vengono inseriti d’ufficio nell’elenco degli elettori residenti all’estero, fa comunque salva la possibilità di votare in Italia, previa apposita e tempestiva opzione, da esercitare in occasione di ogni consultazione popolare e valida limitatamente ad essa. In particolare, nel caso di specie, il diritto di optare per il voto in Italia, ai sensi degli artt.1 comma 3 e 4 della legge n. 459/2001 nonché dell’art. 4 del D.P.R. n. 104/2003, deve essere esercitato entro il decimo giorno successivo all’indizione del referendum (intendendo riferito tale termine alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto di indizione) e cioè entro il prossimo 8 febbraio 2020, anche utilizzando l’apposito modello, predisposto dal Ministero degli Affari Esteri, reperibile dai nostri connazionali residenti all’estero presso i consolati oppure in via informatica sul sito del proprio Ufficio consolare e sul sito www.esteri.it”.

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