Unilever, l’azienda lancia le proposte di ‘salvataggio’: parola ai lavoratori

L’esito della lunghissima riunione in Regione finita solo a notte fonda. Le organizzazione sindacali hanno ipotizzato l’avvio di un progetto con un investimento di 200mila euro per la riqualificazione del personale. La multinazionale pensa ad iniziative per migliorare l’attrattività del territorio ma anche ai pre-pensionamenti. Di qui l’apertura di un tavolo permanente per collaborare pure con le istituzioni. Oggi lavoratori in assemblea per deliberare


CAMPOBASSO. Unilever, si va verso l’accordo. L’azienda apre spiragli positivi per il mantenimento dello stabilimento di Pozzilli, ma avanza delle richieste e l’ultima parola spetta ai lavoratori. Questa l’estrema sintesti della lunghissima riunione, iniziata intorno alle 18 e finita solo a notte fonda, che si è svolta ieri alla Regione.

All’incontro, convocato dal governatore Donato Toma, hanno partecipato gli assessori Cotugno, Mazzuto e Niro, la presidente del Nucleo industriale di Pozzilli è sindaco del paese Stefania Passarelli, i vertici di Unilever, i sindacati territoriali, le Rsu aziendali e l’Associazione industriali del Molise.

Un confronto lungo e costruttivo – recita il verbale di incontro – durante il quale si sono affrontate le tematiche inerenti alla situazione dello stabilimento molisano. E nel quale sono state indicate delle direzioni, partendo dal fatto che l’azienda ha confermato un processo di revisione del network europeo e che nessuna decisione è stata assunta sulla fabbrica di Pozzilli.

I rappresentanti aziendali hanno proposto di attuare l’Accordo su Industria 4.0 (in sostanza la digitalizzazione), con avvio del progetto pilota e l’investimento di 200mila euro per l’anno 2020, destinato all’upskilling e re-skilling dei lavoratori, da formare e riqualificare.

Chiesto inoltre l’avvio di un Tavolo permanente, con l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e il mantenimento del sito sul territorio anche attraverso l’utilizzo di strumenti quali prepensionamento e supporto delle istituzioni per aumentare l’attrattività del territorio”. Tradotto liberamente, al fronte della ‘promessa’ di restare in Molise, salvaguardando i livelli occupazionali, Unilever avanza delle istanze e tuttavia si impegna a collaborare con le parti, specie istituzionali, per “valutare ulteriori opportunità di sviluppo industriale dell’area”.

“L’azienda – si evince ancora dal verbale, ma anche da una nota dello stesso colosso anglo-olandese – ha auspicato la ripresa delle corrette relazioni sindacali e delle normali attività produttive. Le Organizzazioni sindacali hanno preso atto delle proposte avanzate dall’azienda e si sono riservate di sottoporle ai dipendenti, per le successive decisioni o le eventuali controproposte”.

Oggi, a partire dalle 14, lavoratori in assemblea per discutere dei contenuti di tale proposta di accordo, ossia della richieste dei vertici della multinazionale. Sono, dunque, ore cruciali per il futuro di circa 450 famiglie.

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