Sanità, interminabili liste d’attesa: a Campobasso insorgono le associazioni di quartiere

Le realtà associative campobassane evidenziano i disagi. A sottoscrivere il documento i rappresentanti del Centro Storico, Città del Feudo, Via Giambattista Vico, Quartiere San Giovanni, Vivi Colle dell’Orso, San Giovannello, Contrada Colle Leone


CAMPOBASSO. Le associazioni di quartiere di Campobasso pongono sotto i riflettori le lunghe liste d’attesa sia relativamente alla sanità pubblica sia al privato convenzionato. Una lettera, protocollata il 30 gennaio 2020, indirizzata al presidente della Giunta regionale del Molise, Donato Toma, alla Centrale di Committenza della Regione Molise e alla Struttura Commissariale della Sanità Molise per chiedere la celere realizzazione di un sistema regionale omogeneo di gestione delle agende delle prenotazioni sanitarie, il Cup unico Regione Molise, in base alla procedura aperta ai sensi dell’articolo 60 del D.L. n° 50 del 2016.

“Rappresentiamo quasi tutta la città di Campobasso – affermano i rappresentanti delle associazioni – La Regione Molise non può non ascoltarci, perché quando si parla di sanità ci si riferisce a quella che rappresenta la prima necessità per i cittadini. Liste troppo lunghe vuol dire non essere in grado di soddisfare un diritto costituzionalmente tutelato”.

Le associazioni di quartiere del capoluogo, da tempo, si battono per la difesa della sanità pubblica di qualità in un contesto territoriale, dove è sempre più difficile curarsi bene, “e dove la politica sembra sia legata sempre e soltanto ai numeri freddi, senza considerare che dietro quei numeri, che generano le divisioni politiche, ci siano le persone”.

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