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Riapertura Viadotto Sente, Ricci: basta sceneggiate, in via di definizione la convenzione con Anas

Il presidente della Provincia di Isernia replica piccato alle recenti dichiarazioni del consigliere Greco, pronto finanche allo sciopero della fame per veder nuovamente percorribile l’arteria viaria


ISERNIA/AGNONE. Alla provocazione del Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Andrea Greco, pronto finanche allo sciopero della fame, il presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci risponde a stretto giro. Al centro della querelle la mancata riapertura del Viadotto Sente, chiuso per ragioni di sicurezza dopo i fatti di Genova, che avrebbe relegato all’isolamento le popolazioni dell’alto Molise e dell’alto Vastese.
Alfredo Ricci, respingendo atteggiamenti a suo giudizio teatrali, illustra lo stato dei fatti e afferma che sarebbe pronta già una bozza di convenzione con Anas. “Ho fatto e continuerò a fare – dice – tutto quello che è necessario per consentire la riapertura in condizioni di sicurezza. La bozza di convenzione con Anas, richiesta proprio da me al tavolo del 14 novembre per chiarire i reciproci rapporti e sempre da me in seguito sollecitata, è in via di definizione e sarà inviata nei prossimi giorni ad Anas per la necessaria condivisione.
Con questa convenzione si dovrà prevedere, non soltanto l’avvio dell’iter di passaggio ad Anas dell’intera Istonia (e su questo l’ente strade ha purtroppo preannunciato tempi lunghi), ma anche la devoluzione o, comunque, la gestione del finanziamento di 2 milioni di euro già concesso alla Provincia per la riapertura del Sente.
Si tratta di un’operazione giuridica non semplice nell’impostazione, non scontata negli esiti finali essendo coinvolti più soggetti, con una complessità di valutazioni amministrative che probabilmente sfuggono a chi è poco avvezzo all’amministrazione della cosa pubblica.
E voglio precisare fin da ora – ancora il presidente Ricci – che, nell’interesse di tutti, la convenzione dovrà avere anche l’approvazione formale da parte del Governo, poiché altrimenti non si giustificherebbe la devoluzione a favore di un soggetto diverso dalla Provincia, quale è Anas, di un finanziamento concesso alla Provincia con legge dello Stato.

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