Disagi al Pronto Soccorso di Isernia, i medici scendono in piazza: “Ora basta”

Dopo la fascia nera al braccio, la protesta di sposta in strada. L’annuncio del medico Lucio Pastore che esorta i cittadini alla partecipazione


ISERNIA. Prima la fascia nera al braccio come manifestazione di protesta. Ora la piazza. Il grido d’aiuto dei medici del Pronto Soccorso dell’ospedale Veneziale di Isernia, alle prese con carenza di personale, di mezzi e di posti letto, cresce e si trasforma in una manifestazione in grado di coinvolgere non solo gli operatori del settore ma anche i cittadini che sono i destinatari del servizio sanitario e i primi a pagare le conseguenze degli eventuali disservizi.

Ad annunciare l’organizzazione di una iniziativa pubblica è il primario del Pronto Soccorso del nosocomio pentro Lucio Pastore: “Il grado di disfacimento di alcune strutture è ormai avanzato – afferma il noto medico – Noi del Pronto Soccorso di Isernia, come sicuramente gli altri dei Pronto Soccorsi regionali, viviamo un disagio ed una sofferenza notevoli.
Stiamo lavorando con una fascia nera al braccio per ricordare a tutti le difficoltà che incontriamo nel nostro lavoro.
Nel 2009 con l’amico Franco Tarquini, che ormai non c’è più, fermammo una deriva simile con l’aiuto della popolazione”.

Quindi l’appello: “Vi chiediamo di scendere nuovamente in strada la prossima settimana ad Isernia per mandare un segnale chiaro e forte alla politica ed a chi ci governa: ora basta!
Dobbiamo essere in tanti a manifestare perché si rendano conto che esiste una volontà popolare nella difesa di questo bene comune.
Preparatevi! Vi comunicheremo a breve il giorno e l’ora”.

Una nuova mobilitazione in difesa della sanità sta, dunque, per partire. In vista della manifestazione generale del prossimo 2 marzo a Campobasso.

 

 

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