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Coronavirus, Toma: ecco la situazione reale in Molise. Sì alla responsabilità, no agli allarmismi

Le scuole non saranno chiuse, non c’è lo stato di allerta; 55 le persone in sorveglianza. Chi proviene da zone rosse o con contagi accertati e presenta sintomi influenzali deve segnalarlo ai numeri dedicati, per poi stare a casa e avvisare subito il medico


CAMPOBASSO. Nessun contagio, almeno per adesso, con una rete emergenziale che, testata di fronte all’emergenza nazionale, sta funzionando. Il presidente della Regione, Donato Toma, fa il punto sulla situazione coronavirus in Molise. Nel corso di una conferenza stampa, affiancato dal dirigente della Protezione Civile Manuel Brasiello e dalla commissaria straordinaria Asrem Maria Virginia Scafarto, il governatore ha fatto cenno anche alla presenza dei 190 allievi agenti in quarantena precauzionale provenienti da Piacenza: “Stanno bene – queste le parole di Toma – Ho parlato con il professor Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, che mi ha rassicurato sulla situazione. Non sono stati in contatto con i contagi”.

La situazione coronavirus viene costantemente monitorata per quanto di competenza della Regione. Il presidente a tal proposito, ha riferito di avere un “filo diretto” con il governo nazionale e con il presidente Conte, sentito ieri per l’ultima volta, oltre a essere spesso in contatto con  il ministro della Salute Speranza e con  il capo della Protezione Civile Borrelli.

“Sì alla responsabilità, ma no agli allarmismi”: questo il ‘mantra’ di Toma, che ha evidenziato, a più riprese, come in Molise la situazione sia di “prevenzione e sorveglianza, ma non di allarme”. Poi l’invito a mettere da parte le divisioni politiche: “Questo dev’essere il momento dell’unione e non della divisione tra governatori e governo, che all’inizio ha sottovalutato il problema coronavirus ma ha poi recuperato con la creazione del coordinamento. Preciso che è il Consiglio dei ministri che coordina, ma le autorità di emergenza sono i presidenti di regione”.

Il governatore ha fatto cenno anche alla possibilità di chiudere le scuole o di sospendere le manifestazioni sportive, per ora esclusa: “Non lo faremo – ha dichiarato – perché non c’è lo stato di allerta”. Venerdì prossimo, comunque, il presidente riferirà su tutta la situazione in Consiglio regionale con un’informativa aggiornata.

La commissaria Asrem Scafarto, invece, ha rilanciato l’invito alla popolazione a utilizzare con criterio i numeri dedicati – 0874/409000 e 0874/313000 – per l’emergenza coronavirus. Un invito quanto più necessario dopo il dopo problema delle telefonate record al 118: solo domenica ben mille chiamate, con il rischio di intasare le linee per i casi di emergenza. Poi ha fornito i dati sulla situazione e illustrato le procedure da seguire per i controlli su potenziali malati: ci sono 55 persone in sorveglianza. I test si fanno solo in caso di forte dubbio e si tratta di test diagnostici, non di screening. “Non facciamo controlli alle stazioni – ha spiegato – Se ho la febbre e vengo da una zona a rischio, devo prima fare ricorso ai numeri dedicati per segnalare che sto tornando in Molise. Poi è consigliabile stare a casa e chiamare il medico riferendo appunto di avere febbre e tosse. Se dopo 3 giorni non passa, allora si può intervenire con i test”.

 Brasiello, a capo del Quarto Dipartimento regionale, ha infine spiegato il ruolo della Protezione Civile nell’emergenza.

 

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