HomeSenza categoriaCoronavirus, Tartaglione rilancia sull’incarico a Bertolaso: tutta l’Italia zona rossa

Coronavirus, Tartaglione rilancia sull’incarico a Bertolaso: tutta l’Italia zona rossa

Per superare la fase di emergenza, tutelando soprattutto le fasce più deboli della popolazione


CAMPOBASSO. Un tavolo di crisi permanente e l’incarico a guidare la gestione dell’emergenza a Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile.

Questa la proposta fatta dalla coordinatrice regionale di Forza Italia Annaelsa Tartaglione, che rilancia la proposta fatta dal leader del partito Silvio Berlusconi.

“Mai come in questo momento – ha dichiarato la deputata molisana – è fondamentale una vera alleanza tra cittadini ed istituzioni, a tutti i livelli. Quello europeo innanzitutto, dove è necessario un tavolo tecnico- scientifico a 27, come chiesto dal presidente Silvio Berlusconi e ribadito stamane da Antonio Tajani. I fatti e i numeri, purtroppo, parlano di un contagio al Coronavirus che non si ferma. Da parte dei cittadini, soprattutto i più giovani, è vitale il rispetto delle indicazioni sancite per i comportamenti quotidiani. Restare in casa è il primo strumento di salvaguardia dei più deboli, specie degli anziani”.

“Da parte del governo – ha aggiunto Tartaglione – è però necessario evitare altri svarioni pericolosi, come negli scorsi giorni. Ed è doveroso abbandonare ogni logica di conflittualità con le Regioni. Il sistema sanitario, dopo anni di tagli, rischia il collasso, soprattutto al Sud se il virus dovesse esprimere la stessa forza delle regioni settentrionali. Dunque, di fronte al trend dei contagi, rendere tutta Italia zona rossa è una misura ormai indifferibile”.

“Non è il momento delle autocertificazioni per legittimare la mobilità – ha rimarcato ancora – ma serve controllo ferreo da parte dello Stato, utilizzando Esercito e forze dell’ordine, Cosi’ come, nelle more dell’attuale Dpcm, e’ opportuno che la Guardia di Finanza controlli il mantenimento delle distanze e il rispetto degli accessi contingentati nei locali pubblici al di fuori delle ‘zone arancioni’. E poi – ha concluso – è il momento di istituire un tavolo di crisi permanente che sia in grado di gestire l’emergenza dalla tutela della nostra salute alla sicurezza delle carceri. Dopo la confusione degli scorsi giorni è necessario che le istituzioni abbiano un unico volto. E non puo’ che essere quello di Guido Bertolaso”.

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