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Coronavirus, il piano d’emergenza della Regione: tutti i posti letto negli ospedali del Molise

Un programma valido fino ad oggi, che potrebbe però subire variazioni dopo il ‘caso’ Neuromed: quattro diversi livelli previsti a seconda dell’incremento dei malati di Covid-19


CAMPOBASSO. E’ articolato in quattro fasi il piano organizzativo dell’Asrem per far fronte all’emergenza Covid-19 in Molise. Ognuna corrispondente allo stadio di gravità di diffusione dell’epidemia sul territorio.

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Ecco la pianificazione delle azioni-organizzativo gestionali finalizzata all’ottimizzazione delle cure, in base alle risorse disponibili. Pianificazione, in parte già resa nota ma senza numeri, valida almeno fino allo scoppio del caso Neuromed.

La struttura sanitaria individuata per la presa in carico e gestione dei casi sospetti e accertati di pazienti affetti da infezione da Covid-19 è chiaramente l’ospedale Cardarelli di Campobasso, dotato di posti letto dedicati e del laboratorio analisi di riferimento per l’esecuzione dei test diagnostici.

PRIMA FASE. Di qui i possibili scenari. Nella prima fase dell’emergenza, già attualmente operativa, i posti letto disponibili per i pazienti affetti da coronavirus sono: 10 in Rianimazione, divisi tra 3 di isolamento e 7 non isolamento; 9 in Malattie infettive, di cui 3 in isolamento e 6 no.

SECONDA FASE. Nella seconda fase è previsto un incremento di posti così distribuito: 13 posti letto per la Rianimazione, di cui 3 reperiti nel reparto di Medicina e chirurgia di accettazione e urgenza, cui aggiungere 21 posti letto per le Malattie Infettive, di cui 12 reperiti in Urologia.

TERZA FASE. Ancora, ulteriore incremento per la terza fase, così distribuito: altri 19 posti letto per la Rianimazione ottenuti sfruttando l’area del Blocco Operatorio (per 6 posti) e altri 37 di Malattie Infettive, da ottenere sfruttando 16 posti dislocati su tutto il quinto piano del Cardarelli.

QUARTA FASE. La quarta fase, la più critica, prevede, per il tramite dell’Unità di Crisi Regionale, il coinvolgimento di tutte le strutture ospedaliere aziendali spoke e delle private accreditate per ulteriori posti letto Covid-19.

Un piano che, per la piena operatività, necessità di risorse tecnologiche e dell’implementazione della dotazione organica di personale medico ed infermieristico rapportata alla tipologia ed alla complessità delle attività necessarie. Non a caso il governatore Toma, proprio oggi, ha fatto un disperato appello ai medici, di ogni tipologia, perché si facciano avanti e possano così rispondere alla ‘chiamata alle armi’, venendo subito contrattualizzati dall’Asrem. Il piano organizzativo d’emergenza, infine, prevede il coinvolgimento in rete delle strutture attualmente dedicate al setting assistenziale “cure intermedie”, anche prevedendo un incremento di posti letto rispetto alla dotazione attuale.

Questo quanto deliberato fino a ieri. Non si esclude, come su anticipato, una variazione determinata dall’incognita ‘cluster Neuromed’.

 

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