Coronavirus, caso Neuromed in Parlamento: il senatore Lannutti chiede ispezioni sia in clinica che in Regione

Meerting al Neuromed
Il Neuromed

L’interrogazione all’indirizzo dei ministri di Salute e Giustizia da parte dell’esponente del Movimento Cinque Stelle che invoca l’accertamento dei fatti in ordine ad un eventuale ritardo nella denuncia della presenza a Pozzilli di pazienti positivi al Covid e ai rapporti tra Azienda sanitaria e strutture private


POZZILLI/ROMA. Approda in Parlamento la vicenda Neuromed legata all’emergenza Coronavirus. A portare il caso all’attenzione dei ministri della Salute e della Giustizia, con una interrogazione, è il senatore del Movimento Cinque Stelle Elio Lannutti, che già in passato si è interessato alle ‘storie’ molisane, in particolare ad alcune inchieste condotte dalla procura di Isernia.

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Oggi nell’occhio del ciclone finisce la scoperta, intorno alla metà di marzo, della presenza in clinica, nel reparto di Neuroriabilitazione, di pazienti positivi al Coronavirus: nove, dopo il decesso di un 82enne del Casertano.
Lannutti, nell’atto prodotto, richiama una registrazione, risalente a metà febbraio, di una studentessa siciliana che frequenta il corso di infermiere proprio presso la Neuromed. Un file audio dove viene evidenziata l’ipotesi di casi di contagi da coronavirus originati da un paziente ricoverato nella struttura privata già all’epoca.
Una vicenda per la quale la giovane sarebbe stata denunciata per procurato allarme e che – secondo il senatore pentastellato – “sarebbe stata taciuta dalla direzione della Neuromed alle autorità sanitarie molisane, con tutte le conseguenze e i rischi igienici e sanitari”.

“Qualora risultasse confermata l’ipotesi del vistoso ritardo nella denunzia di possibili casi di contagio di coronavirus solo per salvaguardare l’immagine della Neuromed, – incalza Lannutti – ci si troverebbe di fronte ad un caso gravissimo da indagare in profondità per disvelare tutte le responsabilità del caso e per il concretizzarsi di ipotesi omissive che potrebbero aver determinato la diffusione di malattie contagiose, condotta punita dalla legge”.

Non pago, il portavoce del Movimento Cinque Stelle richiama anche il ricorso della Società contro l’Asrem per la mancata presa in carico da parte dell’azienda sanitaria regionale presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso dei pazienti Covid non necessitanti di terapia intensiva, al quale ha fatto però seguito proprio un accordo tra Regione e struttura privata. E commenta: “Appare evidente che in Molise l’emergenza coronavirus si stia gestendo con la finalità di valorizzare la sanità privata, con l’avallo del commissario straordinario Giustini”,

Di qui l’interrogazione: “Si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di tale vicenda onde verificare gli eventuali ritardi nelle comunicazioni di infezioni da coronavirus presso la struttura privata Neuromed; se, alla luce della delicata situazione territoriale sotto il profilo dell’emergenza sanitaria, siano stati fatti i tamponi a tutte le persone e le famiglie collegate alla Neuromed, poste in quarantena a Venafro, Pozzilli, Isernia e Cassino; se il Ministro della salute intenda avviare gli opportuni accertamenti sui fatti con l’invio degli ispettori e dei NAS dei Carabinieri, sia presso la Neuromed che presso gli uffici della Regione; se il Ministro della giustizia non ritenga di dover attivare i propri poteri ispettivi, previsti dall’ordinamento, per accertare eventuali criticità nella gestione degli uffici giudiziari di Isernia”.

 

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