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Coronavirus: accordo mancato con la Regione. La Cgil proclama sei giorni di sciopero del commercio

Nei festivi del 12,13,17,19, 25 Aprile e 1 Maggio i lavoratori iscritti al sindacato si fermeranno. L’annuncio è stato dato dopo la fumata nera del mancato accordo con l’assessore regionale alle attività produttive Vincenzo Cotugno.  “Mentre altre regioni hanno già da tempo adottato provvedimenti che consentiranno ai lavoratori del settore di restare a casa nei giorni festivi, ancora una volta – ha denunciato il sindacato – la Regione Molise ha deciso di non decidere”

CAMPOBASSO. “Dopo aver cercato un dialogo e la condivisione con la Regione e in particolare con l’assessorato competente, in merito alle problematiche inerenti la tutela e la salute dei lavoratori del settore  del commercio, e dopo il mancato rispetto dell’impegno nei nostri confronti dall’assessore Cotugno, abbiamo deciso di proclamare lo sciopero per i giorni festivi del 12,13,17, 19, 25 Aprile e 1 Maggio”. L’annuncio è stato dato dal segretario generale della Camera del Lavoro Territoriale Paolo De Socio e dal segretario generale Filcams Cgil Daniele Capuano. 

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“Tale decisione – spiegano i due rappresentanti del sindacato – avviene in primis per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori del settore del commercio ma ci sono altri motivi”, evidenziati dalla Cgil. “Alcuni gruppi della grande distribuzione – spiegano De Socio e Capuano – hanno già deciso di rimanere chiusi nel giorno della domenica in molti centri del Molise; questo comporterebbe la possibilità di assembramenti nei punti vendita che decidono di rimanere aperti con l’aumento del rischio di contagio non solo nella popolazione ma anche tra i lavoratori.

La chiusura per tutti nella domenica consentirebbe di effettuare una sanificazione completa dei punti vendita in maniera costante. Si darebbe in questo modo – continuano i rappresentanti della Cgil – la possibilità ai lavoratori di potersi riposare dopo settimane di estenuante lavoro e godere delle proprie famiglie.

Inoltre, come denunciato dagli stessi lavoratori, troppe persone utilizzano la spesa come pretesto per poter uscire in questi giorni di emergenza e di divieti. I dati degli scontrini di pochi euro lo dimostrano. Infine mentre altre regioni hanno già disposto la chiusura delle attività nei gironi festivi, il Molise ancora una volta ha deciso di non decidere.

La Filcams Cgil, confidando nella sensibilità e nel buon senso dei decisori politici regionali, avrebbe auspicato un provvedimento di chiusura già da ieri, domenica delle Palme. Visto l’imminente arrivo della Pasqua – cooncludono Paolo De Socio e Daniele Capuano – è con più convinzione che rivendichiamo il diritto sacrosanto di tutti i lavoratori e lavoratrici di ogni settore di rimanere a casa insieme alle proprie famiglie, in totale sicurezza e serenità.”

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