Ripreso questa mattina il dibattito, in attesa dell’esame del Bilancio di previsione
CAMPOBASSO. Consiglio regionale, dopo l’abolizione dell’incompatibilità di carica tra i ruoli di assessore e consigliere e l’eliminazione dei ‘surrogati’, è ripreso questa mattina il Consiglio regionale per il voto della Legge di stabilità 2020 di iniziativa della Giunta regionale.
In discussione i 10 articoli del provvedimento, oltre a 20 emendamenti, 65 subemendamenti e 2 ordini del giorno collegati. Tra le questioni sollevate quella delle carte di credito regionali, con il M5s che ne ha chiesto l’abolizione con un emendamento.
“Chiediamo l’abolizione delle carte di credito della Regione, non i pagamenti con carte di credito personali, che consentano di tracciare e rendicontare le spese di missione – ha chiarito Andrea Greco – ma quello che evidenziamo è un problema di trasparenza”.
Opposto il parere del governatore Donato Toma. “Io penso che si tratti di uno strumento importantissimo – le sue parole – proprio per la tracciabilità dei pagamenti, ma no ad abusi. Le carte di credito vanno usate solo in missione, chi in passato ha sbagliato è stato punito. Sulle spese sostenute ci controlla la Corte dei Conti, se c’è qualcosa che non va lo accerta la Procura della Repubblica”.
Posto ai voti l’emendamento è stato respinto a maggioranza. A votare col M5s i due consiglieri del Pd Facciolla e Fanelli. Astenuto invece Michele Iorio.
C.S.
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