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Coronavirus al centro d’accoglienza, la direttrice: ecco come stanno le cose

Isernia/ Sara Ferri: rispetto capillare delle regole, quasi certamente non è cluster interno


ISERNIA. Hanno seguito rigorosamente tutte le misure del caso, eppure non è bastato. Sara Ferri, direttrice del centro d’accoglienza ‘Il Geco’ di viale dei Pentri a Isernia, spiega la situazione con una nota stampa volta a fare chiarezza sull’accaduto, dopo l’accertamento di due positivi all’interno del Cat.

“A seguito di tamponi effettuati dall’Asrem nella giornata di venerdì 24 aprile 2020, nell’ambito di un monitoraggio più generalizzato che riguarda tutte le strutture sociosanitarie e di accoglienza presenti sul territorio regionale, sono risultati positivi un operatore e un ospite del Centro di accoglienza Il Geco di Isernia. Si precisa che i due soggetti sono, al momento, totalmente asintomatici e, quasi certamente, non si tratta di un cluster interno. Tutti gli altri operatori e ospiti della struttura, infatti, sono risultati negativi al test. I due positivi sono stati isolati in un apposito appartamento già predisposto per tale evenienza”.

sara ferri candidataFerri, in proposito, ricorda come il Centro di accoglienza ‘Il Geco’ abbia adottato, sin dall’inizio dell’epidemia, tutte le misure di prevenzione previste dalla normativa. “Si è provveduto a informare tutti gli operatori e i migranti ospiti della struttura sulla normativa vigente in materia di prevenzione della diffusione del virus Covid-19 – continua la direttrice della struttura – sulle distanze interpersonali da tenere, sulle misure igienico-sanitarie da rispettare (anche attraverso un apposito incontro con il medico del Centro e l’apposizione in tutti gli spazi di materiale informativo in più lingue). Si è provveduto a dotare, con più distribuzioni, tutti gli operatori e i migranti ospiti della struttura di dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti monouso e gel disinfettante). Si provvede, giornalmente, alla misurazione della temperatura corporea (con apposito termometro laser) e, ove necessario, alla misurazione della saturazione di ossigeno (con apposito saturimetro)”.

Non solo: la distribuzione dei pasti è stata organizzata “in modo tale da mantenere le distanze interpersonali previste ed evitare assembramenti; si è provveduto a informare i migranti ospiti della struttura circa le limitazioni relative agli spostamenti (invitandoli a non uscire dalla struttura, se non per comprovate esigenze primarie non rinviabili e, comunque, nel rispetto del Dpcm 8 marzo 2020 e delle ulteriori disposizioni nazionali e locali); si è proceduto, con regolarità, all’igienizzazione di tutti gli ambienti del Centro (pavimenti, porte, finestre, maniglie, passamano scale, superfici, ecc.), con specifici prodotti igienizzanti acquistati appositamente”.

Distanziati, all’interno della struttura, anche i letti degli ospiti e individuati spazi (uno specifico appartamento con camere singole e bagni dedicati) per assicurare l’eventuale permanenza domiciliare di chi dovesse manifestare sintomi da Covid-19 o risultare positivo al virus, come in effetti accertato oggi.

“Il Centro risulta, al momento, totalmente sotto controllo – conclude Sara Ferri – Non risultano esserci problemi organizzativi nel poter assicurare tutti i servizi. Il centro seguirà tutte disposizioni della Asrem e di tutte le autorità competenti. Gli organi di informazione e la cittadinanza saranno puntualmente informati su ogni eventuale sviluppo della situazione”.

 

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