Coronavirus, 21 nuovi contagi a Campobasso. Tamponi a tutti i Rom della città

L’annuncio del sindaco Roberto Gravina. Il boom di casi a seguito di una tumulazione avvenuta il 30 aprile. Forse i contatti con lo scambio di condoglianze


CAMPOBASSO. Coronavirus, 21 nuovi contagi a Campobasso, tutti i componenti della comunità Rom di Campobasso saranno sottoposti a tampone faringeo, per accertare l’eventuale positività al Covid-19.

Lo ha annunciato il sindaco Roberto Gravina, dopo il boom di contagi accertato oggi nel capoluogo. La diffusione del virus sarebbe avvenuta dopo il decesso di un esponente della comunità Rom e al conseguente scambio di condoglianze, tra familiari e congiunti vari. Il 30 aprile, com’è stato accertato, c’è stata la tumulazione al cimitero di Campobasso, alla sola presenza dei familiari stretti, come previsto durante il lockdown, e con la polizia a fare i controlli.

Bisogna ora capire se i contatti ci sono stati davanti al cimitero, come detto in un primo momento, o all’interno delle abitazioni dei familiari del defunto. Certo tutto è cominciato con il ricovero di una giovane donna Rom, positiva al Coronavirus, nel reparto di Malattie infettive del Cardarelli.

A seguito di questo – il chiarimento di Palazzo San Giorgio – l’Asrem ha isolato e individuato la catena epidemiologica e le persone entrate in contatto con la paziente di ieri. A seguito delle ulteriori verifiche i 21 nuovi casi, tutti riconducibili al contagio di ieri e tutti con sintomi lievi e in isolamento domiciliare.

“Come specificato dall’Asrem – sempre il comunicato del Comune – si tratta di un cluster nuovo rispetto ai precedenti, che si è subito provveduto ad isolare e che si sta continuando a tenere sotto stretta osservazione. Alcune delle persone coinvolte potrebbero essere entrate in contatto tra loro in occasione del decesso di un esponente della loro comunità, tumulato in data 30 aprile,  a Campobasso. L’occasione della trasmissione del virus però non è legata al momento della tumulazione presso il cimitero cittadino, dove erano fra l’altro presenti le forze dell’ordine”.

Vista l’estensione dei casi e la paura per il possibile aumento delle infezioni, il Comune di Campobasso, in raccordo con Regione e Asrem, sta lavorando a un piano per estendere le verifiche attraverso i tamponi all’intera comunità Rom residente in città.

Intanto c’è allarme e preoccupazione a Campobasso. Tra chi teme di poter aver avuto contatti con i positivi e chi vede allontanarsi l’ipotesi di una riapertura anticipata delle attività in Molise dal 18 maggio. Come prospettato dal governatore Donato Toma fino a ieri. Quando la situazione in regione era completamente diversa.

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