Boom di contagi tra i Rom, il M5s difende Gravina: attacchi vergognosi e strumentali

I parlamentari pentastellati al fianco del sindaco di Campobasso, contestato anche a livello nazionale per la ormai famosa vicenda del rito funebre del 30 aprile


CAMPOBASSO. Boom di contagi da Coronavirus tra i Rom di Campobasso per l’ormai nota vicenda del rito funebre e degli assembramenti del 30 aprile, il M5s difende il sindaco Roberto Gravina, oggetto di attacchi politici anche da parte dei leader nazionali di centrodestra. A partire dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

“Attacchi vergognosi – li ha definiti il deputato Antonio Federico – che misurano il vuoto politico del centrodestra, che si affida ormai esclusivamente alle speculazioni, strumentalizzando le difficoltà, le paure, talvolta i comportamenti scorretti di alcuni cittadini”.

“Il Comune di Campobasso – ha aggiunto Federico – ha sempre attuato tutte le misure di propria competenza come concordato con tutte le parti coinvolte alle quali spettavano altre funzioni. Chiunque dice altro, mente sapendo di mentire. Ad ogni modo ritengo importante che il sindaco abbia inviato una informativa alla Procura per fare chiarezza su quanto accaduto. Ho piena fiducia in Roberto il quale, come giusto che sia, ci sta mettendo la faccia sin dall’inizio. Attendo, però, che tutti facciano altrettanto e confido che il Ministero dell’Interno garantisca al Comune le risposte adeguate a tutelare l’ordine pubblico, il rispetto delle regole e, di conseguenza, la salute di tutti i cittadini”.

Di contestazioni strumentali ha parlato anche il senatore del M5s Fabrizio Ortis, per il quale “le responsabilità di quanto accaduto sono di altri e vanno ricercate altrove”. Per lui si è trattato “di una chiara speculazione politica organizzata ad hoc contro il sindaco e contro il Movimento che egli rappresenta”.

“Nel difficile momento che sta attraversando il Molise, il sindaco di Campobasso ha dimostrato di saper gestire l’emergenza sanitaria con la competenza necessaria. Se qualcuno ha sbagliato – ha concluso Ortis – le responsabilità saranno opportunamente accertate, ma non è su Gravina che bisogna puntare il dito”.

Solidarietà anche dal gruppo comunale pentastellato. “In queste ultime ore in cui si registra un nuovo picco di contagi in città – la posizione unitaria del gruppo – vogliamo esprimere il nostro pieno sostegno e la nostra vicinanza al sindaco.  Gravina, sin dalle prime ore di questa emergenza sanitaria, ha gestito la crisi con grande competenza, impegno e professionalità supplendo, spesso, alle mancanze e imprecisioni di altri organi”.

“Continueremo a lavorare al fianco del nostro sindaco, senza far rumore e preoccupandoci solo del bene di Campobasso e dei suoi cittadini. Continueremo a farlo anche di fronte alle accuse delle opposizioni che, con polemiche e notizie false, non fanno altro che diffondere un clima di sfiducia e paura tra i cittadini. Per la loro opera di denigrazione – la conclusione – hanno addirittura chiesto aiuto a esponenti politici nazionali che, dopo mesi di silenzio, si occupano della piccola Campobasso senza spendere neanche una parola sull’operato dei governatori”.

“Neanche fossimo in campagna elettorale – la dichiarazione dei consiglieri regionali del Movimento – appare evidente come il centrodestra molisano riesca a raggiungere una vera unità d’intenti solo quando i suoi esponenti, lasciando un attimo da parte la battaglia per le poltrone, ingaggiano una guerra contro il ‘nemico comune’. Vediamo allora tuonare contro Gravina il vecchio leader Silvio Berlusconi, dall’alto della sua ‘levatura morale’ e dall’umile scenario della Costa Azzurra, ma anche un insolitamente attendista residente Toma. Ha infatti atteso qualche giorno prima di scagliarsi contro l’Amministrazione del capoluogo”.

“Il tempo sufficiente a far salire la tensione – sempre i portavoce del M5s – Allora, invece di prendere in mano la situazione e dialogare col sindaco Gravina sul da farsi per limitare i contagi, ha fatto l’unica cosa che gli riesce bene: puntare il dito sul presunto ‘incapace’ e ora tiene a sottolineare la sola necessità di procedere alla ‘riapertura’, magari pronto ad inveire sul facile capro espiatorio qualora non vi riuscisse. Perché la strategia del centrodestra è fare rumore, cercare una vittima sacrificale, per distrarre dai veri problemi emersi in seguito allo scoppio della pandemia: la rete sanitaria e assistenziale era ed è al collasso”.

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