Campobasso che riparte, dal caffè al bar al primo giro di shopping. E i parrucchieri sono sold-out

Prove di normalità dopo la lunga quarantena, pur con la necessità di rispettare le norme di sicurezza, comprendendo bene cosa può succedere in caso contrario, come la vicenda del focolaio nella comunità Rom ha dimostrato. Molte le attività già aperte in centro, ma qualche saracinesca non riaprirà più. Il sindaco Roberto Gravina intanto questa mattina è andato a salutare i commercianti


CAMPOBASSO. Il primo caffè al bar, seduti al tavolino all’aperto, come per stendere un ponte ideale tra il prima e il dopo il lockdown, seguito allo scoppio dell’emergenza Coronavirus. Il primo giro di shopping, perché l’ultima volta che siamo entrati nei negozi c’erano ancora maglioni e piumini e adesso tocca già comprare i costumi da bagno, visto che come ha detto il premier Giuseppe Conte le vacanze al mare le faremo. Anche se saranno diverse. Il primo tentativo di prenotare i parrucchieri, già sold-out ad appena due ore dalla riapertura, perché l’esigenza di sistemare i capelli è considerata forse la prima priorità.

Campobasso riparte e lo fa con un certo entusiasmo. Molti bar e negozi aperti lungo corso Vittorio Emanuele e nel centro cittadino e qualche saracinesca ancora abbassata, perché c’è stato poco tempo per mettersi in regola con tutte le direttive contenute nei Dpcm e nelle ordinanze regionali, o perché alcune attività non riapriranno proprio. Fiaccate dalla crisi economica, conseguenza della crisi sanitaria.

Una porta per l’entrata, l’altra per l’uscita ‘Al centrale’, storico bar della movida cittadina, dove ci sono clienti al banco, a un metro di distanza l’uno dall’altro per rispettare il distanziamento, mascherina calata sul mento solo per prendere il caffè. “Non sa quanto aspettavo questo momento”, dice una signora, che poi sceglie di sedersi all’aperto, in una prova generale di normalità.

Tutti si salutano, anche se non si conoscono. “E’ che c’è una grande voglia di socialità, che è forse quello che ci è mancato di più – spiega il gestore Nicola Ranallo – la risposta è stata buona fin dalle prime ore del mattino. Certo è diverso, ma la vita di tutti noi è diversa. Però vogliamo essere fiduciosi. Proprio questa mattina – ha aggiunto – abbiamo presentato al Comune la domanda per l’utilizzo dello spazio pubblico in piazza. Chiederemo 200 metri, invece dei 70 che occupavamo gli anni scorsi, e monteremo gli ombrelloni e non il gazebo per favorire la circolazione di aria”.

desigualC’è già qualche cliente all’interno del negozio Desigual. “Siamo ripartiti e siamo contenti – spiega la titolare – qualche cliente è già entrata per guardare la nuova collezione o anche per scambiare un saluto”. “Vorrei comprare una borsa”, spiega una ragazza, mascherina e guanti, come prevedono le nuove disposizioni in materia di sicurezza. Primi scontrini battuti e voglia di guardare avanti, dimenticando per un attimo quello che si è perso. Sul fronte del lavoro e anche della vita di comunità.

Due signore sedute su una panchina in villa spiegano com’è stato difficile riuscire ad ottenere un appuntamento dal parrucchiere. “Ho chiamato stamattina e non sono riuscita a trovare spazio per questa settimana, andrò la prossima – dice una di loro – Come ho fatto in questi due mesi? Piega in casa, male come può vedere anche lei”. “Io invece vado giovedì, alle 7.30 del mattino”, aggiunge l’altra. Un orario insolito di norma. Ma è stata data facoltà ai parrucchieri di anticipare e posticipare gli orari di apertura, proprio per far fronte alla necessità di gestire gli appuntamenti, solo su prenotazione e limitando il numero delle persone presenti all’interno del locale a quello che prevedono le normative. Operatori e clienti tutti con le mascherine.

La Fase due è entrata allora nel vivo. In una Campobasso finita alla ribalta nazionale per i contagi di massa nella comunità Rom, seguiti all’ormai famoso rito funebre del 30 aprile. E che ora vuole ripartire. In sicurezza. Come chiesto anche dal sindaco Roberto Gravina, che questa mattina insieme all’assessore alle Attività produttive Paola Felice (vedi foto) ha voluto incontrare i commercianti, per ascoltare le loro esigenze.

sindacoPer i titolari di bar e ristoranti, ha ricordato il primo cittadino, sarà possibile utilizzare piazze e marciapiedi per sistemare sedie e tavolini all’aperto, senza pagare la Tassa per l’occupazione di suolo pubblico e con procedure semplificate. Eventi che possano generare assembramenti, ha tuttavia ricordato Gravina, sono ovviamente vietati. Tocca agli stessi gestori vigilare per evitare di incorrere in sanzioni.

“Era doveroso per me – le parole di Gravina – ascoltare dalla viva voce dei nostri commercianti non tanto la loro emozione, che è poi anche quella di tutti i cittadini campobassani che oggi rivedono la nostra città rimettersi in moto, ma soprattutto rendermi conto di come i nostri commercianti si stanno organizzando per far fronte alle nuove misure, con le quali toccherà a tutti convivere per lungo tempo. E che dovranno essere metabolizzate in fretta da ognuno di noi, per riuscire a dare così un nuovo slancio ad una fase economica maggiormente incentrata sul commercio locale e sulle produzioni del territorio.

Carmen Sepede

 

 

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, invia ISCRIVIMI al numero 3288234063 e salvalo in rubrica!