ArcheoIdea, il progetto di 10 giovani laureati molisani finito sul Corriere: un modo nuovo di raccontare il Molise

Teatro di Pietrabbondante (Foto archivio)

Come alcuni intraprendenti ragazzi sono riusciti a portare pregi e bellezze della regione direttamente nelle case dei turisti curiosi di conoscere questo territorio


CAMPOBASSO/ISERNIA. Il Molise, se lo conosci, te ne innamori. Sembra ignorarlo qualche politico di spicco e più di qualche italiano, ancora convinto si parli di una ‘regione storica’ come il Cilento, il Salento, l’Insubria; un ‘meme’ buono solo per l’ormai inutile e triste battuta sulla sua presunta non-esistenza. Avrebbe da dirne tante il pittore francese Charles Lucien Moulin, che scelse di vivere e di dipingere per quarant’anni nel suo eremo di Monte Marrone. E hanno da dirne tantissime i 10 ragazzi – tutti laureati e dottori di ricerca in materie letterarie, artistiche e archeologiche – che stanno realizzando il progetto dell’associazione no-profit ArcheoIdea, finanziato dal bando Funder 35 con 40mila euro distribuiti in tre anni. E che ha promosso l’idea di una comunicazione diversa.

‘Venite in Molise’, uno slogan semplice fondato sull’offerta di un turismo culturale, lento, ricco di arte e di natura, condito con la nobile tradizione gastronomica contadina e pastorale, un patrimonio suddiviso nei 136 piccoli comuni molisani che vanno visitati, gustati, “vissuti come un’esperienza”. Un progetto declinato ormai da diversi anni nella rivista quadrimestrale ArcheoMolise. Un’idea purtroppo messa a dura prova dal lockdown, che ha minato proprio alla base il concetto di ‘andare a vedere’. Ma questi intraprendenti giovani hanno reagito, e con intelligenza: nel sito Lovelymolise.com l’associazione ArcheoIdea ha riversato la sua narrazione, supplendo talvolta a una comunicazione insufficiente, ovvia o addirittura assente degli enti locali. Perché in Molise, lo sappiamo, non esiste un solo centro di informazione turistica.

ArcheoIdea e Lovelymolise.com stanno riuscendo a intercettare una tipologia di turista sempre più di spicco: il curioso, guidandolo nella storia, nell’archeologia, nella cultura di una delle regioni più piccole e più belle d’Italia. Dimostrando che una comunicazione differente è possibile. E arrivando a colpire perfino le testate nazionali, guadagnandosi un posto tra le pagine del Corriere della Sera. Una bella lezione, per chi ritiene che la promozione del territorio si faccia ancora affidandosi a logiche preistoriche ormai trite e ritrite.

Pierre

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