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Bollette dell’acqua: è il Molise la regione più economica d’Italia

Dai dati di Cittadinanzattiva emerge che la spesa annuale a famiglia è di 163 euro. Isernia è in assoluto il capoluogo di provincia dove si spende meno: 130 euro


CAMPOBASSO/ISERNIA. Bolletta dell’acqua? E’ Isernia il capoluogo di provincia dove costa meno. Lo rileva uno studio di Cittadinanzattiva dal quale emergenza che è di 434 euro la cifra media spesa nel 2019 da una famiglia con un aumento del 2% rispetto al 2018.  

acqua 1Grosseto e Siena si confermano i capoluoghi di provincia più cari con una spesa media a famiglia di 781euro, Isernia resta ancora la più economica con 130euro. Gli incrementi più elevati si registrano a Crotone (+13,5%) e Varese (+12,3%), seguono Roma (+10,7%) e Palermo (+10,5%).

E nella speciale classifica, più in generale, è il Molise la regione più economica. Le famiglie più ‘tartassate’ risiedono nell’ordine in Toscana (688 euro), Umbria (531 euro), Marche (527 euro) ed Emilia Romagna (511euro). La regione più economica resta il Molise con 163 euro l’anno. 

Il maggior incremento tariffario (+6,3%) si registra in Abruzzo; scende invece dell’1,8% la tariffa media in Veneto. Costi invariati in Emilia Romagna, Liguria, Molise e Puglia. Oltre che tra le regioni, evidenti differenze di spesa continuano ad esistere anche all’interno delle stesse regioni.

La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva realizzato nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018). Le tariffe sono indicate rispetto ad una famiglia tipo di tre componenti ed un consumo annuo di 192 metri cubi.

“Quello che emerge – dichiara Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva – è un quadro che ancora una volta denuncia profonde differenze nell’erogazione del servizio idrico tra aree geografiche dell’Italia, confermando in maniera opprimente la questione irrisolta del ‘water service divide’: una parte del nostro Paese, in prevalenza Nord e Centro, in grado di realizzare investimenti e con elevate capacità gestionali, e un’altra parte invece, collocata principalmente nel Sud e nelle Isole, in cui l’inerzia e la mancanza di soggetti con le necessarie capacità economiche e gestionali hanno generato condizioni di stallo, che si ripercuotono sulla qualità e la disponibilità stessa del servizio offerto ai cittadini”. 

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