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AAA cercasi scuola per gli studenti del Fermi, quattro ‘offerte’ sul tavolo della Provincia

Al vaglio dell’Ente le manifestazioni di interesse per locali che dovranno ospitare gli studenti per almeno due anni, mentre il vecchio edificio è oggetto di lavori di adeguamento simico. Intanto, dal Miur concessi 500mila euro per interventi sugli altri istituti superiori del territorio pentro


ISERNIA. Sono scaduti lunedì 6 luglio i termini per la presentazione di manifestazioni di interesse da parte dei privati per la messa a disposizione della Provincia di Isernia, in locazione, di locali idonei ad ospitare gli studenti dell’istituto Fermi, oggetto di lavori di messa in sicurezza e adeguamento sismico.

Quattro le candidature giunte presso gli uffici di Via Berta, con personale al lavoro per esaminare le proposte e verificare i requisiti. La superficie necessaria presunta – recita il bando – è di circa 800 metri quadrati per ospitare 3 laboratori, 13 aule, 1 sala professori, 1 per il personale Ata e 9 servizi igienici (da dividere tra insegnanti, personale, maschi, femmine e portatori di handicap).

L’immobile oggetto della manifestazione di interesse – si legge – dovrà essere situato nel Comune di Isernia, preferibilmente in una zona centrale.

Alla luce del riscontro ricevuto, il presidente della Provincia Alfredo Ricci ha espresso soddisfazione e fiducia. “Ci fa piacere – ha dichiarato a isNews – che abbiano risposto in quattro all’avviso non vincolante. Ciò ci rende fiduciosi sulla possibilità di risolvere le problematiche nelle quali ci siamo trovati catapultati, specie con l’emergenza Covid. Nelle sedi istituzionali ci lamenteremo dei ritardi nell’emanazione delle linee guida, ma nel pratico lavoriamo a stretto contatto con i presidi per superare le difficoltà. Genitori, docenti e alunni possono stare tranquilli, – ancora Ricci – garantiremo ad ogni alunno il suo banco in condizioni di sicurezza e fruibilità”.

Poi l’ulteriore annuncio: nella giornata di ieri il ministero ha approvato la richiesta di finanziamento, avanzata dall’Ente, pari a 500mila euro per l’adeguamento di tutti gli edifici scolastici della provincia. “Nulla di rivoluzionario se si considera che bisogna intervenire su ben 9 plessi del territorio, – ha aggiunto il presidente – ma meglio di nulla”.

Infine, incalzato sulla segnalazione giunta a isNews circa il perdurare della chiusura al pubblico della Sala lettura della biblioteca Mommsen e del MuseC, Ricci ha rassicurato: “Stiamo lavorando con la Regione (con cui la provincia dopo la riforma Delrio ha una convenzione per la gestione di tali strutture, ndr) per individuare una soluzione che ne consenta la riapertura. Non solo della biblioteca e del Museo dei costumi, ma anche del presidio turistico, del Cerpam e di tutti quei servizi che non rientrano più nelle nostre competenze ma che intendiamo, di concerto con il governatore Toma, continuare a garantire ai cittadini”.

Non ci sono, però, tempi certi. Ma buona volontà. “Per portarmi avanti – ha concluso Alfredo Ricci – nelle scorse settimane ho fatto già preparare un piano sicurezza in linea con le normative anti-Covid. Abbiamo fretta di riaprire”.

Alessandra Decini

 

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