Scontro senza esclusione di colpi in Consiglio comunale. L’esponente dei Popolari critica la scelta degli affidamenti per la manutenzione stradale e non risparmia strali al vetriolo. L’assessore replica a muso duro e si accendono gli animi
ISERNIA. Strascichi pesanti per il caso ‘strisce blu a Isernia’, tornato prepotentemente in auge ieri durante la riunione del Consiglio comunale, su input dei consiglieri Raimondo Fabrizio e Gianni Fantozzi, che hanno presentato due distinte interrogazioni ad hoc.
Proprio quest’ultimo è stato protagonista di uno scontro, senza esclusione di colpi con l’assessore Domenico Chiacchiari.
L’esponente dei Popolari, sempre in merito all’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento in città, ha chiesto lumi circa i mancati interventi di manutenzione stradale, in particolare sulla segnaletica orizzontale, da parte della ditta così come inizialmente previsto. Dalla discussione, o meglio dalla relazione del sindaco è però venuto fuori, tra le altre cose, che i lavori sulla segnaletica sarebbero limitati esclusivamente agli stalli oggetto di appalto e non ad altri spazi.
Circostanza che ha spinto Fantozzi a ‘rispolverare’ la vicenda del bando ‘stravolto’ dalla struttura comunale rispetto alle indicazioni fornite dall’assise civica (per la quale è stato depositato anche un esposto in Procura e sulla quale lo stesso sindaco si era detto determinato ad avviare una indagine interna) e a ‘gettare ombre’ sull’operato dell’amministrazione, specie dell’assessore al ramo Domenico Chiacchiari.
“Ricordo che il rifacimento della segnaletica – ha detto Fantozzi nel suo intervento nell’aula dell’auditorium – era a carico della ditta, ma a questo punto devo verificare cosa è accaduto in Commissione, dal momento che il deliberato del Consiglio comunale è stato stravolto in fase di gara. Se è vero, come apprendo, che la segnaletica è invece a carico del Comune – incalza – chiedo perché l’assessore Chiacchiari non ha fatto un appalto generale, anche per poter economizzare, invece di procedere con appalti sotto-soglia? Sappiamo tutti perché – affonda – Dunque, c’è inadempienza da parte del Comune di Isernia”.
E prosegue l’attacco sulle responsabilità relative alla mancata stipula del contratto con Aj Mobilità. “Insomma – insiste Fantozzi – c’è un appalto che pesa sul comune per 15 anni, con risvolto socio-economico notevolissimo, e non viene ancora firmato?”. Secondo Fantozzi l’amministrazione ha ignorato le indicazioni fornite dalle Commissioni per far gestire le pratiche da parte dell’Ufficio Lavori Pubblici anziché dall’Ufficio contratti, notoriamente in una condizione di affanno: gestione che, affidata all’altro ufficio, avrebbe fatto risparmiare tempo. “Sindaco – ha concluso l’esponente dei Popolari – lei è comunque responsabile di tutto, anche quando le responsabilità sono in altre sedi. È bene che le situazioni vengano oggi verificate”.
Nonostante lo spostamento del focus su altro argomento, la replica dell’assessore Chiacchiari non si è fatta attendere. E non è stata di diverso tenore: “Gli appalti sotto i 40mila euro (i cosiddetti sotto-soglia, ndr) sono previsti dalla normativa – esordisce – E il consigliere Fantozzi, dopo aver trascorso 12 anni allo Iacp, di gare ne ha viste passare tante. Quindi penso conosca bene la tematica”.
Parole che accendono gli animi. Con Fantozzi che ribatte a muso duro, invocando “trasparenza”, e il presidente del Consiglio Lombardozzi che tenta di arginare la polemica. “Tra le 50 interrogazioni che ho preparato – dice il decano dell’assise – ce n’è una in cui chiedevo se esiste un albo delle ditte accreditate per quanto riguarda i lavori assegnati; se esiste un albo degli incarichi professionali: geometri, ingegneri. Ma non ho avuto risposta. Non perché ci sia necessariamente qualcosa di male. Vogliamo però sapere come vengono affidati gli incarichi, come vengono scelte le ditte. Vogliamo – conclude – trasparenza”.
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