“La promozione della città che non c’è”: la richiesta beffa al sindaco di Isernia

Ancora polemiche per lo sport sul Molise commissionato dalla presidenza del Consiglio regionale. Salvatore Micone aveva inviato una lettera al sindaco d’Apollonio nella quale chiedeva aiuto nella diffusione di un video nel quale il capoluogo pentro si vede per pochissimi secondi, senza che appaiano le sue peculiarità


CAMPOBASSO. “Il Molise, piccola grande bellezza”: questo il titolo del video promozionale ideato dalla presidenza del Consiglio regionale del Molise che, fermo restando la qualità del prodotto, di fatto ha escluso alcune peculiarità del territorio pentro, trasformandosi in un “piccolo grande scivolone” per chi l’ha commissionato.

Un nuovo tassello si aggiunge alla vicenda, tale da continuare ad alimentare dubbi sull’intera gestazione del progetto. Il presidente Micone ha inoltrato una lettera al sindaco di Isernia (tra gli altri) in cui, dopo aver illustrato i buoni propositi dell’iniziativa, invoca “la gentile collaborazione nella fattiva e propositiva divulgazione del video ai cittadini, alle associazioni, a tutti gli attori e punti di forza di questa regione per crescere tutti insieme”.

In buona sostanza, si chiede al primo cittadino di un comune capoluogo di provincia rappresentato in pochissimi secondi solo con l’immagine di una donna intenta a fare il tombolo, in barba ai vari dentino del paleolitico, scavi archeologici e Fontana Fraterna (solo per citare alcuni luoghi simbolo della città pentra), per ottenere aiuto presso le associazioni del territorio, che di solito si occupano di promozione e che per l’occasione non sono state consultate, affinché le stesse diffondano lo spot e lo condividano pure? Sembra quasi che il presidente del Consiglio non conosca il contenuto il video. Ma questa è chiaramente una provocazione.

Eppure nella missiva si parla dell’importanza delle “sinergie” per rendere il Molise “protagonista di una nuova storia da raccontare alle future generazioni”. Sinergie che, probabilmente, – a parere di questa testata che per prima ha notato come la provincia pentra fosse per la gran parte trascurata dalla promozione – andavano cercate prima di confezionare il prodotto e di restare ‘vittima’ di un ‘casus belli’.

Chissà come avranno reagito, a questo punto, il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio e l’assessore alla cultura Eugenio Kniahynicki. Magari avranno colto di buon grado l’appello e saranno già al lavoro. Oppure si saranno ben guardati dal collaborare, dal momento che i siti e le bellezze caratterizzanti il territorio sono rimaste escluse da quella che ambisce ad essere una vetrina per il Molise.

Iniziativa il cui successo dipende, in gran parte, dalla capacità di rimbalzo ottenuta pure con l’impegno delle varie istituzioni e che, se non condivisa, rischia di rivelarsi un buco nell’acqua, un’occasione persa.  

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