HomeSenza categoriaSisma del 2018: bocciato emendamento a firma della deputata Giusy Occhionero

Sisma del 2018: bocciato emendamento a firma della deputata Giusy Occhionero

La parlamentare di Italia Viva commenta amareggiata: “Occasione persa per un salto di qualità nella ricostruzione”


CAMPOBASSO. “Ancora una volta si è persa l’ occasione di far fare un salto in avanti al nostro Molise. Un emendamento bocciato che invece avrebbe favorito la ricostruzione della nostra regione dopo gli eventi sismici del 14 e 16 agosto del 2018. Devo constatare, con amarezza, che la nostra politica locale è ancorata fortemente a logiche personalistiche che alcun vantaggio arrecano”.

Lo ha dichiarato l’ onorevole Giuseppina Occhionero dopo la bocciatura dell’emendamento sul sisma a sua prima firma che ha trovato contrari anche PD e Movimento Cinque Stelle in commissione bilancio.

L’emendamento al decreto rilancio – ha spiegato la parlamentare – si proponeva di avviare l’utilizzo dei 39 milioni di euro stanziati dal governo per alleviare il disagio delle popolazioni molisane e per riaprire gli edifici pubblici inagibili o danneggiati. Il mancato utilizzo delle somme a disposizione e l’ingiustificata inerzia finora registrata continuano a creare gravi danni al Molise e hanno determinato una proroga dello stato di emergenza fino al dicembre 2021 posto che la gestione commissariale straordinaria è limitata nel tempo.

L’emendamento, quindi, aveva lo scopo di superare i ritardi e di assicurare i diritti costituzionali delle popolazioni locali, ancora in parte privi di strutture abitative, negozi, chiese, scuole, attraverso l’unificazione del “sisma Molise”, un cratere più piccolo di altri ma di sicuro rilievo, nell’ ambito della struttura commissariale già esistente ed operante per il sisma del 2016 nelle regioni dell’ Italia centrale ossia Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria”.

Il presidente della Regione Molise, al pari di quelle già citate, avrebbe assunto il ruolo di vice commissario della ricostruzione.

“Tutto ciò – ha aggiunto la deputata di Italia Viva – avrebbe garantito una struttura collaudata, con prassi omogenee, esperienza, piattaforme informatiche ed una recente ordinanza semplificazione n.100/2020, che avrebbe potuto essere applicata anche nel Molise superando le difficoltà burocratiche in cui è impantanata la ricostruzione. Il tutto garantendo la leale collaborazione tra Stato e Regione. La scelta era dettata anche dall’esigenza di assicurare il massimo coordinamento negli interventi e allo stesso tempo razionalizzazione ed efficienza dell’azione amministrativa in territori diversi ma con caratteristiche simili.

Devo ammettere – ha concluso la parlamentare di Campomarino- che mi ha profondamente rattristata e stupita la contrarietà dello stesso presidente della Regione all’emendamento proposto.”

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