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Scuole a prova di coronavirus, la denuncia dei sindacati: troppi ritardi

In una nota congiunta Cgil, Cisl, Uil e Snals Confsal evidenziano la necessità di accelerare i tempi per l’adeguamento delle strutture in modo da garantire una ripartenza sicura. Chiedono quindi la convocazione immediata delle conferenze di servizi


CAMPOBASSO/ISERNIA. Mancano meno di due mesi al rientro in classe e, come è noto, le scuole dovranno essere adeguate per scongiurare la diffusione del coronavirus. Ma per i sindacati si stanno registrando sulle attività volte a garantire una ripartenza in presenza e in sicurezza nelle scuole molisane.

“Se da una parte – evidenziano in una nota congiunta Giuseppe La Fratta (Flc Cgil Molise ), Davide Desiati (Cisl Scuola Abruzzo – Molise), Nicolino Fratangelo (Uil Scuola Molise) e Alida Candeloro (Snals Confsal Campobasso) – a livello nazionale, abbiamo più volte denunciato l’insufficienza delle risorse volte a garantire organici adeguati e i necessari investimenti strutturali sull’edilizia scolastica, dall’altro a livello locale occorre evidenziare l’assenza degli interventi e delle iniziative previste dalla normativa di settore. Come è noto, il Piano scuola 2020 adottato con D.M 39 del 26/06/2020 prevede che a livello provinciale, metropolitano e/o comunale, si organizzino apposite conferenze dei servizi, su iniziativa dell’ente locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze.

Lo scopo è quello di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole al fine di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi”.

Nonostante la previsione ministeriale, ai sindacati non risulta che tali conferenze siano state indette, con il risultato che di fatto “si stanno scaricando tutte le responsabilità sulle istituzioni scolastiche, che non sono proprietarie dei locali, né hanno competenze sull’ organizzazione dei trasporti, dei servizi e delle mense. Chiediamo pertanto ai sindaci, ai presidenti delle Province, e ai rappresentanti degli enti locali, per quanto di competenza, di organizzare rapidamente le conferenze dei servizi per raccogliere le criticità e le proposte provenienti dalle scuole, estendendo la partecipazione alle organizzazioni sindacali di categoria e confederali, visti i molteplici temi da affrontare”.

La realtà molisana è poi parecchio complessa perché composta da istituti con decine di plessi disseminati in diversi comuni. Per questo i sindacati chiedono che si tenga conto delle varie criticità, comprese quelle delle aree interne. Chiedono per questo l’istituzione di un tavolo di lavoro operativo regionale che funga da cabina di regia.

“L’esclusione delle organizzazioni sindacali rappresentative del Comparto scuola e della dirigenza scolastica nell’ultima riunione del suddetto Tavolo, convocato alla presenza della ministra Azzolina in data 2 luglio – sottolineano infine -, non ha permesso di rappresentare i molteplici e atavici problemi che da anni affliggono la scuola molisana (spopolamento, edilizia scolastica, organici, dimensionamento scolastico), dando luogo ad una rappresentazione diversa della realtà. Sulla scuola è il momento di contribuire unitariamente per ripartire in sicurezza garantire il diritto ad una istruzione pubblica di qualità, è necessario il contributo e l’ascolto di tutti, in primis delle parti sociali e di quanti nella scuola lavorano e studiano quotidianamente”.

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