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Stop temporaneo alla Galleria Gino Marotta: all’Unimol è work in progress

Bandita la gara per la realizzazione di nuove aule didattiche volte a garantire lezioni in presenza in condizioni di sicurezza anti Covid. Necessario sacrificare gli spazi del centro di arte contemporanea di via De Sanctis a Campobasso, che saranno riallocati altrove


CAMPOBASSO. Grandi manovre all’Università del Molise per la ripresa delle lezioni in presenza all’insegna della più totale sicurezza. Lavori in corso – per circa 200mila euro – per la posa in opera di arredi e impianti per l’allestimento di nuove aule da 80-100 posti, dotate di poltrone singole e a distanza in ottica anti Covid, ma non solo: stop temporaneo anche alla Galleria d’arte Gino Marotta di Campobasso, che sarà trasferita da via De Sanctis in locali più idonei.

Gli spazi della Galleria – al primo piano del Dipartimento di Economia, dove un tempo era ospitato l’archivio – non possono essere riqualificati in alcun modo per garantire le nuove misure di protezione dal coronavirus in materia di organizzazione di mostre ed eventi. Basti pensare che vi è un unico ingresso e che manca l’impianto di aerazione. Di qui la necessità di sacrificare gli spazi del centro di arte contemporanea, ma non saranno gli unici. Solo per fare un esempio, anche gli uffici della segreteria studenti presso il Dipartimento di Agraria dovranno essere allocati altrove, precisamente presso l’ex sede di Scienze del Benessere. La nuova destinazione dello spazio culturale sarà individuata nelle prossime settimane, in un contesto generale di riorganizzazione che vede l’Unimol impegnata prima di tutto ad assicurare la didattica in presenza nel rispetto delle linee guida nazionali. Alcuni corsi di laurea prevedono infatti l’obbligo di frequenza, come Medicina (che quest’anno conterà 100 posti) e Scienze della Formazione primaria, passata da 135 a ben 280 posti. Parte dei lavori sarà finanziata grazie alle economie derivanti dalla chiusura degli uffici e delle aule nei mesi del lockdown.

Cantieri aperti, dunque, ma fine lavori fissata entro poche settimane: la fine delle immatricolazioni dovrebbe essere anticipata al 18 settembre, con le prime lezioni in programma già il 21. Questo, nelle intenzioni del rettore Luca Brunese, consentirebbe di arrivare a dicembre con la maggior parte dei programmi di studi portati a termine, al fine di evitare la presenza degli studenti nel periodo di atteso picco influenzale, visto che i sintomi sono, almeno in una fase iniziale, molto simili anche a quelli del Sars-Cov-2.

 

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