Il capogruppo della Lega boccia senza appello d’Apollonio, anche sulla vicenda del deficit strutturale del Comune
ISERNIA. A 24 ore dalla decisione del Senato che manda a processo Matteo Salvini per la vicenda della nave Open Arms, anche Isernia torna a vivere sulla sua pelle l’emergenza migranti che affligge il Mediterraneo e l’Italia tutta.
Stefano Testa, capogruppo della Lega al Comune di Isernia, si dice “allibito” di fronte “all’assordante silenzio del sindaco nelle sedi opportune. Nonostante il Covid in aumento, i porti restano aperti e anche Isernia deve pagare il suo tributo. Tutto questo mentre in Parlamento si sposano le teorie della magistratura a orologeria alla Palamara. In città, dunque, sono arrivati 43 migranti per effetto di una decisione scellerata presa dall’alto, e sono stati sistemati in un Cat al centro della città. Mi chiedo allora: se per gli italiani vige il divieto di assembramento, perché circa 50 tunisini vengono mandati in uno stesso edificio? Il sindaco si è assicurato che all’interno sussistano le condizioni sanitarie?”.
Domande che per ora restano senza risposta, ma che per Testa non sono le uniche.
“È sconcertante la mancanza di programmazione da parte di quest’amministrazione – ha sottolineato Testa – che fa il paio con la mancata vicinanza ai cittadini sulle problematiche reali. L’altro giorno in Consiglio è stato approvato il rendiconto di gestione 2019 e abbiamo scoperto che ci ritroviamo con un deficit strutturale, senza dimenticare un contratto non ancora perfezionato con la ditta delle strisce blu che dimostra anche una scarsa capacità amministrativa. Per quattro anni ci hanno fatto credere che stavano mettendo a posto i conti del Comune. A questo punto – conclude – sarebbe bello capire quali sono i pregi di quest’amministrazione”.
Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale
isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti
Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, invia ISCRIVIMI al numero 3288234063 e salvalo in rubrica!