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Niente vacanze gratis a Filignano, il sindaco: danno all’immagine di fronte a tutta Italia, pronti a denunciare

Federica Cocozza risponde punto per punto alla società che gestisce l’albergo in paese dove dovevano essere previsti 50 soggiorni gratuiti. Iniziativa annullata dopo tre settimane a causa dei cattivi rapporti tra le parti


FILIGNANO. Dura e dettagliata replica del sindaco di Filignano, Federica Cocozza, alle critiche della società, Girasole sas, che gestisce l’Hotel Le Ginestre in paese. Casus belli, quello del progetto ‘Turista a Filignano’, consistente in vacanze gratis nel borgo della valle del Volturno. Un’iniziativa di cui, nonostante oltre 400 mail di persone interessate, effettivi beneficiari sono stati solo pochi turisti, con interruzione a sole tre settimane dal via per volontà della società di Domenico Capaldi, che ha lamentato l’assoluta mancanza di collaborazione da parte del Comune.

Di seguito la nota integrale del sindaco Cocozza, pubblicata sulla pagina Facebook del Comune, in cui si parla di danno all’immagine per il paese di fonte all’intera nazione e di vie legali che saranno intraprese a tutela della stessa.

Nel comunicato di Capaldi, spiega il primo cittadino, le accuse mosse al Comune riguardano “l’aver emesso ordinanza di utilizzo improprio di acqua potabile; 2) l’aver “dissuaso” i sindaci dei comuni vicini ad aiutare i gestori a riempire la piscina; 3) non aver pubblicizzato l’iniziativa; 4) la “signora che amministra il Comune” all’inaugurazione si è mostrata indispettita e senza fascia; 5) ospiti che non vengono accolti dalla “signora che amministra il Comune”; 6) spostamento “misterioso” delle date del Mario Lanza dall’albergo ad una frazione; 7) pagamento di una parcella che ha sottratto i soldi al fondo destinato al progetto turistico. Dopo aver letto queste motivazioni poste a base della sospensione del progetto “Turista a Filignano”, l’amministrazione comunale, tirata in ballo senza alcuna reale motivazione né alcuna colpa, adirà le sedi più opportune per tutelare la propria immagine e i propri diritti, che sono stati gravemente lesi dalla pubblicità negativa generata dal dietrofront della società Girasole. Nessuna colpa può essere addebitata all’amministrazione comunale che ha esclusivamente concesso il patrocinio gratuito e l’utilizzo del logo per l’iniziativa di che trattasi. Tutta l’organizzazione e la gestione del progetto nonché l’offerta delle camere e dei soggiorni gratuiti è stata effettuata dalla società Girasole che si assume la responsabilità esclusiva di aver revocato in corso d’opera un’offerta giuridicamente vincolante. Ma ricostruiamo la vicenda con date e documenti: il 6 luglio la società Girasole di Domenico Capaldi chiede alla Giunta comunale il patrocinio per l’iniziativa/progetto “Turista a Filignano” ideata dal consigliere comunale Daniele Di Meo, con delega al turismo, mettendo a disposizione n. 50 soggiorni gratuiti; in data 7 luglio la Giunta delibera la concessione del “patrocinio gratuito e utilizzo del logo del Comune di Filignano” (delibera di giunta n. 44 del 7/7/2020) a favore dell’iniziativa di che trattasi (la concessione del gratuito patrocinio viene data a tutte le manifestazioni che si svolgono sul territorio a seguito di richiesta. L’organizzazione e la realizzazione di tutti gli eventi, compreso il progetto “Turista a Filignano”, viene rimesso agli organizzatori e alle associazioni perché “la signora che amministra il Comune” da parecchi anni non è più il presidente della Pro Loco e non organizza feste/concerti o escursioni varie. In data 30 luglio la società Girasole comunica la sospensione del progetto “Turista a Filignano” adducendo come motivazione “l’assoluta mancanza di collaborazione dell’amministrazione comunale”, con indicazione dei motivi sopra richiamati. La società Girasole dovrà anche spiegare cosa intende quando afferma che “la signora che amministra il Comune ha dissuaso i sindaci dei Comuni vicini a intervenire per il riempimento della piscina”. Per quanto riguarda le altre affermazioni contenute nella nota della società Girasole si precisa: la società Girasole dichiara: “Invio di pec da parte del Comune che afferma l’obbligatorietà dell’apertura tutto l’anno della struttura, ma non vi è alcuna clausola contrattuale del genere e l’impresa come tutte le attività alberghiere è aperta da aprile a ottobre”. Sul punto il Comune risponde citando l’art. 14 “Oneri del conduttore” del contratto sottoscritto con l’ente che recita “Il conduttore deve assicurare il servizio ed il funzionamento del pubblico esercizio”. Si invita il conduttore ad approfondire il concetto di “pubblico esercizio”. La società Girasole dichiara: “Segue il 17 novembre 2019 una pec di diffida e successiva risoluzione del contratto per il mancato versamento del 2% sull’utile. Questo tipo di atto deve essere notificato nel momento in cui l’impresa entro l’anno non versa il dovuto e non con largo anticipo, pretestuosamente”. Sul punto il Comune risponde citando l’art. 4 “Canone e pagamento” del contratto sottoscritto con l’Ente che recita “le parti pattuiscono il pagamento del canone annuo di 30.000 euro oltre, a partire dal terzo anno, al pagamento di una somma pari al 2% del volume d’affari dichiarato dal conduttore ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, da pagarsi in dodici rate mensili uguali anticipate entro i primi 5 giorni del mese presso la tesoreria comunale. Il pagamento del canone e di quant’altro dovuto anche per oneri accessori non potrà essere sospeso o ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo”. Invitiamo la società Girasole a leggere il contratto in cui sono subentrati in quanto appare evidente da quello che scrivono che forse non lo conoscono bene anche e soprattutto al fine di non incorrere in omissioni e/o inadempimenti. La società Girasole sostiene che “l’elenco lavori protocollato è semplicemente una richiesta informale e differisce totalmente dai lavori in sede di bando, essendo lavori innovativi di efficientamento e di hi-tech e domotica”. Il Comune risponde: la società Girasole protocolla in data 11 dicembre 2019 questa richiesta di lavori definiti “urgenti ed improcrastinabili”, nello specifico: 1) Sistemazione giardino con rifacimento manto erboso ed opere di piantumazione esterna; 2) Realizzazione pozzo artesiano per approvvigionamento idrico; 3) Adeguamento e ristrutturazione della zona sportiva; 4) Adeguamento e ripristino funzionale impianto elettrico ed impianto a terra; 5) Adeguamento e ripristino funzionale impianto pubblica illuminazione esterna; 6) Adeguamento e ripristino funzionale impianto idrico e di riscaldamento; 7) Sistemazione pompa di calore idronica aria-acqua; 8) Adeguamento e ripristino funzionale n. 2 ascensori; 9) Adeguamento e ripristino funzionale dell’impianto antiincendio; 10) Sostituzione telo piscina; 11) Adeguamento e ripristino funzionale e impermeabilizzazione del vano tecnico a servizio della piscina; 12) Rifacimento della pavimentazione zona piscina, zona ingresso e zona docce; 13) Adeguamento impiantistico e funzionale del locale cucina; 14) Adeguamento impiantistico e funzionale della zona bar; 15) Realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico; 16) Realizzazione di un nuovo impianto solare termico; 17) Adeguamento e ripristino funzionale della recinzione esterna. Questo è l’elenco dei lavori “hi-tech e di domotica” richiesti dalla società Girasole definiti “urgenti ed improcastinabili” al costo complessivo di € 800mila, oltre iva e oltre spese tecniche per ulteriori € 30mila. La società Girasole afferma che tali lavori, che in totale ammontano a più di 1 milione di euro, non coincidono con quelli posti a base di gara (ricordiamo che l’albergo è stato nuovamente rimesso in funzione con bando pubblico aggiudicato dalla ditta Molise Vacanze e successivamente, con cessione del ramo d’azienda, affidato alla società Italian Holidays che dichiarava di aver effettuato per la rimessa in funzione dell’albergo lavori per euro 331mila). Tale somma viene scomputata sul canone di locazione annuale per 10 anni. Il Comune per 10 anni non percepisce 30.000 euro di locazione sulla base di tali lavori effettuati nel 2017. Dopo 3 anni l’attuale gestore chiede di poter effettuare “lavori urgenti ed improcrastinabili” per 1 milione di euro complessivo. L’amministrazione comunale, fatte queste premesse, ha ritenuto opportuno a tutela delle proprie ragioni approfondire la quantificazione dei lavori richiesti dell’attuale gestore e scongiurare che possano in parte coincidere con quanto già fatto 3 anni fa. La società Girasole afferma “la piscina della struttura Le Ginestre non è abusiva come afferma la signora che amministra il Comune”. Il Comune risponde: da ultimo con nota protocollata in data odierna al prot. n. 3101 il Suap di Isernia conferma quanto già comunicato per le vie brevi alla “signora che amministra il comune” ovvero che la società Girasole di Domenico Capaldi è subentrata nelle scie presentate dal suo predecessore relative all’albergo, al bar e al ristorante. Nessuna pratica è stata presentata al Suap riguardo l’utilizzo della piscina che, pertanto, ad oggi, non risulta avere alcun titolo abilitativo e sanitario. Più volte la sottoscritta ha invitato la società Girasole a presentare tale pratica al Suap, ma tale richiesta è stata vana. La società Girasole sostiene che la signora che amministra il Comune manda il vigile urbano a leggere il contatore”. Il Comune risponde: la lettura dei contatori si sta effettuando in tutto il Comune (cosa che non si faceva dal 2015) per recuperare il tempo perso di chi ci ha preceduto ed emettere i ruoli dell’acqua che erano fermi al 2015. Nessuna persecuzione, ma la lettura è stata fatta in tutto il comune anche dalla sottoscritta.

Pertanto, si conclude ribadendo che l’amministrazione comunale è stata gravemente danneggiata nell’immagine con la pubblicità negativa conseguente alla sospensione del progetto “Turista a Filignano” senza alcuna motivazione né colpa perché, ripetiamo ancora, l’offerta dei soggiorni e l’organizzazione del progetto non faceva capo al Comune o al sindaco. L’amministrazione comunale è stata tirata in ballo in maniere inopportuna e senza reali motivazioni. Messa alla berlina come unica responsabile di un progetto al quale ha solo concesso il patrocinio gratuito e che è stato inopinatamente sospeso da chi, due settimane prima, l’aveva proposto e organizzato. Per tali motivazioni ci riserviamo di esperire ogni azione che riterremo opportuna per tutelare l’immagine bistrattata e infangata del Comune di Filignano di fronte all’intera nazione”.

 

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