HomeSenza categoriaMigranti a Campomarino, accoglienza impossibile. Il sindaco insiste: "Sicurezza a rischio"

Migranti a Campomarino, accoglienza impossibile. Il sindaco insiste: “Sicurezza a rischio”

Il Primo cittadino prosegue nella sua battaglia contro la Prefettura e denuncia: “Non è accettabile che si scarichino sui comuni i problemi legati ai flussi migratori”.  Silvestri fa anche riferimento alle verifiche eseguite dei vigili del fuoco e dal personale Asrem all’interno del Cas Sweet Dreams, ribadendo l’esistenza di rischi troppo elevati per la non difformità della struttura. E nel frattempo dei 32 migranti fuggiti nei giorni scorsi non si hanno più notizie


CAMPOMARINO. Il sindaco del centro adriatico Pier Donato Silvestri lo ribadisce con fermezza: “La posizione del Comune è di totale contrarietà all’arrivo e alla permanenza dei migranti nella struttura del lido, sia per ragioni sanitarie sia di sicurezza urbana.

Per questo, dopo aver ricevuto il 30 luglio la comunicazione da parte della Prefettura, già il giorno seguente abbiamo diffidato tutte le autorità competenti ad annullare la decisione e trovare altre soluzioni, ribadendolo nell’incontro a Campobasso con i vertici della Prefettura lunedì 3 agosto.

Non avendo ottenuto alcun risultato il giorno seguente, 4 agosto, abbiamo deciso di presentare ricorso al Tar, affidando l’incarico al legale Massimo Romano di impugnare le decisioni del Ministero e della Prefettura.

I motivi – ricorda Pier Donato Silvestri – sono chiari a tutti: non è concepibile allocare in piena estate 83 migranti nel lido balneare del nostro comune costiero, tanto meno in una struttura su cui la Asrem e il comando dei Vigili del Fuoco hanno accertato gravi difformità; inoltre – aggiunge il sindaco di Campomarino – c’è un pericolo serissimo dovuto al Covid e un altrettanto preoccupante problema di sicurezza urbana, dei quali devono farsi carico lo Stato e le autorità sanitarie.

È inaccettabile e quindi contrasteremo in ogni sede il tentativo del Ministero di scaricare sui comuni i problemi globali dei flussi migratori, con il rischio di vanificare i nostri sforzi di rilancio dell’economia e del turismo locale. E non siamo disponibili – conclude Silvestri – a tollerare ulteriori rischi per i nostri cittadini”.

Intanto, nonostante le ricerche a tappeto in Molise e nelle regioni litrofe, non si hanno più notizie dei 32 tunisi fuggiti dal Cas di Campomarino lido. Il timore è che possano già essere finiti nella rete dalla criminalità organizzata che opera nella zona del Gargano. 

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