Tragedia di Marcinelle, morirono 7 molisani: il ricordo della politica

Si susseguono i messaggi dai rappresentanti delle amministrazioni locali nella Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo


CAMPOBASSO/ISERNIA. L’8 agosto ricorre la ‘Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’. La data intende ricordare la tragedia di Marcinelle, in Belgio, dove in una miniera, l’8 agosto 1956, morirono 262 minatori, di cui 136 italiani. Sette di loro erano molisani. Numerosi si susseguono i messaggi dei rappresentanti della politica locale.

“Il sogno di una vita migliore, la speranza di risollevare le condizioni economiche delle proprie famiglie, l’illusione di un futuro senza problemi – scrive l’assessore regionale al Turismo Vincenzo Cotugno – Tutto cadde quell’8 agosto 1956 in una delle gallerie della miniera di carbone Bois du Cazier a Marcinelle. Un incendio spaventoso, una cortina di fumo che al suo passaggio lasciò esanimi 262 persone, 136 migranti italiani, 7 nostri corregionali”.

“A 64 anni da una delle più gravi tragedie che colpirono i nostri connazionali all’estero – prosegue Cotugno – il pensiero è rivolto al sacrificio di tanti padri di famiglia, costretti a lasciare le proprie famiglie per un lavoro che potesse ridare dignità alle condizioni delle proprie famiglie in una Italia che lentamente si riprendeva dalla Seconda Guerra Mondiale. Marcinelle fu un inganno per tutti loro! Non il paradiso descritto dai manifesti di reclutamento ma un inferno in cui trovarono la morte. Un sacrificio immane che, però, da allora, riportò al centro della discussione globale il tema della sicurezza sul lavoro, la necessità di garantire a tutti i costi la vita degli operai, un tema ancora oggi di stretta attualità. E che ci ricorda i sacrifici di migliaia di molisani costretti ad abbandonare la loro amata regione per il sogno di un futuro migliore nei vari angoli del mondo. A loro la nostra più forte gratitudine per aver mostrato la caparbietà e il senso della famiglia che caratterizza tutto il popolo molisano!”, conclude l’assessore.

Anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha espresso il suo ricordo per i molisani scomparsi in Belgio. “La data della tragedia di Marcinelle torna ogni anno a ricordarci come la dignità di chi affronta sacrifici immani per avere la possibilità di ottenere un lavoro che dia sostentamento a se stesso e alla sua famiglia, è un diritto che quando non viene garantito e tutelato con la giusta cura, innesca una spirale drammatica, capace unicamente di produrre dolori e lutti a tutte le latitudini. In queste occasioni, la memoria va coltivata fuori da ogni canone retorico, come punto di contatto tra ciò che ha significato per intere generazioni lottare per vedere riconosciuti i diritti dei lavoratori e ciò che ancora resta da fare per dare consistenza a un sistema di tutele che renda i lavoratori realmente sicuri, a prescindere dai luoghi in cui operano e dai paesi in cui si ritrovano a lavorare”.

 

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