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Senatori Cinque Stelle, c’eravamo tanto amati. Ortis picchia duro: Di Marzio un dandy filo-Patriciello

Si infiamma lo scontro sulla sanità nel Movimento


ROMA. Se un tempo, quando non c’erano distanze da rispettare, erano magari vicini di scranno a Palazzo Madama, oggi sono agli antipodi e se le danno di santa ragione.

Scoppia la bagarre nel MoVimento 5 Stelle Molise, dopo le dichiarazioni sulla sanità rilasciate da Luigi Di Marzio a Primo Piano Molise. Il senatore, ex M5s oggi Gruppo Misto, ha accusato gli ex compagni di viaggio del fallimento della sanità molisana in quanto privi di volntà e capacità. Ma l’altro senatore pentastellato, Fabrizio Ortis, non ci sta. E con un post al vetriolo su Facebook ha rispedito al mittente le accuse, senza lesinare bordate durissime allo ‘stile aristocratico’ di Di Marzio, giudicato scollegato e lontano dai problemi della gente che lo ha eletto.

Ecco il post di Ortis nella sua interezza: “L’onniassente senatore Di Marzio – esordisce – dal suo buen retiro, ha scoperto i ‘reali responsabili’ dei problemi della sanità del Molise: a quanto pare, i 5 Stelle. Il senatore, riapparso in questi giorni dopo aver fatto perdere le proprie tracce durante il picco della pandemia, in realtà non è che si fosse visto tanto neanche prima, era infatti diventato la barzelletta della Commissione Sanità. Al punto che coloro i quali, per qualche motivo, si sentissero frustrati, usavano dire: “Allora faccio come Di Marzio, che arriva mercoledì e se ne va giovedì mattina”. Ma erano altri tempi: quelli in cui il canuto senatore ancora stava col MoVimento, ogni tanto ricordandosi di presenziare (dico “presenziare” poiché la parola “partecipare” non renderebbe giustizia alla sua aristocratica presa di distanza dagli impegni) ai lavori d’aula e di commissione. Poi, con il ‘sofferto’ passaggio al Gruppo Misto, oltre a raddoppiare istantaneamente il proprio stipendio, ha avuto finalmente la possibilità di riposare e riflettere in santa pace: e tale serenità lo ha illuminato a tal punto da capire che i problemi della sanità in Molise sono colpa nientemeno che del MoVimento 5 Stelle”.

“Chapeau, senatore – continua Ortis – d’altronde, come dimenticare il tuo instancabile impegno nel cercare di evitare qualsivoglia battaglia o attività (me lo dicevano già le infermiere che lavoravano con te, ma pensavo esagerassero): erano sempre gli altri quelli che dovevano fare, ma non capivano il tuo immenso pensiero. D’altro canto, la chiosa al tuo ‘non lavoro’ la scrisse il famigerato europarlamentare Aldo Patriciello, ras della sanità privata molisana, che tanto declamavi di voler combattere. All’ultima inaugurazione dell’anno accademico dell’Unimol c’ero anche io, quando proprio l’on. Patriciello, dopo aver appreso del tuo passaggio al Gruppo Misto, ti si avvicinava con un ampio sorriso e si congratulava con te per le tue posizioni equilibrate: tradotto, “grazie per non avermi creato problemi”. E come non ricordare l’unico tuo intervento di cui conserviamo memoria durante l’emergenza Covid-19: un post di Facebook che resterà alla storia. Dopo mesi di silenzio e assenze, mentre la maggior parte di noi nemmeno riusciva a dormire per cercare di dare risposte ai tanti cittadini in difficoltà, arrivi tu, bello come il sole nella tua uniforme da dandy, circondato da una pletora di attestati e riconoscimenti e con lo sguardo da condottiero, a difendere i poveri ragazzi di Hong Kong; battaglia sicuramente giusta, ma che è sembrata più un modo per dire che dei problemi dei molisani poco ti interessa e preferisci guardare altrove. D’altro canto, impressionante la collezione di “vaffa” più o meno espliciti ricevuti nei commenti”.

“Continua a dormire come un bambino – conclude il senatore M5S – svegliati con calma e continua ad utilizzare tutte le tue energie intellettuali per evitare impegni e ideare nuovi nodi alla cravatta, senatore Di Marzio; ai problemi dei molisani ci pensiamo noi umili rappresentanti del popolo. Non so se avremo successo, ma sicuramente non lasceremo il nostro mandato senza neppure averci provato”.

 

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