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Offese a Schlein, intervengono i ministri Manfredi e Bonetti: i professori diano esempio

In merito alla vicenda che ha coinvolto il docente di Storia contemporanea dell’Unimol Marco Gervasoni. Contatti tra i componenti del Governo Conte e il rettore Luca Brunese, che ha convocato per giovedì il Senato accademico, per valutare eventuali violazioni del codice etico, su una vicenda che sta facendo discutere l’Italia


CAMPOBASSO. Offese sessiste al vice presidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein, i ministri dell’Università Gaetano Manfredi e delle Pari opportunità Elena Bonetti intervengono sulla vicenda che vede coinvolto Marco Gervasoni, docente di Storia contemporanea dell’Unimol.

Professore che, com’è ormai noto, condividendo su Twitter la copertina dell’Espresso dedicata alla Schlein ha commentato ‘‘Ma che è n’omo?”, aprendo un caso nazionale, con tanto di reazioni del mondo politico e culturale.

Ho sentito il professor Luca Brunese, rettore dell’Università del Molise – ha dichiarato il ministro Manfredi – che mi ha informato della convocazione del Senato Accademico per giovedì prossimo, per affrontare in modo specifico il tema e valutare eventuali violazioni del codice etico“. Convocazione che, c’è da dire, segue la presa di distanza dell’Unimol sulle dichiarazioni di Gervasoni e l’invito a Elly Schlein in Molise, per una giornata di studio.

“Nel rispetto dell’autonomia universitaria e della libertà di espressione proprie del mondo universitario – ha rimarcato il ministro – c’è un altro principio che non possiamo tralasciare, pure esso insito nell’etica del mondo che vive dentro e fuori le università: quello del rispetto dell’essere umano e della tutela di comportamenti non discriminatori. Un approccio che ho già condiviso anche con il ministro Bonetti”.

“Ai nostri studenti dobbiamo dare, come adulti e come docenti, esempio di correttezza, all’insegna del valore della libertà ma anche della dignità della persona. Alla vicepresidente dell’Emilia Romagna – ha concluso Manfredi – Elly Schlein va la mia massima solidarietà”. 

Nel dibattito è quindi intervenuta Elena Bonetti. “Le offese ricevute nei giorni scorsi da Elly Schlein sono una ferita nel dibattito pubblico, che causa profondo rammarico – ha detto la ministra per le Pari opportunità – Ho condiviso subito con il Ministro Manfredi le mie preoccupazioni per quanto accaduto. I temi del rispetto della persona sono fondativi del nostro essere Paese e da essi non può prescindere alcun ambito della vita istituzionale e della nostra convivenza in generale. E’ una consapevolezza su cui tenere alta l’attenzione, per crescere nella tutela della dignità delle donne e degli uomini del nostro Paese, di ogni persona umana”.

Proprio ai ministri Manfredi e Bonetti si era rivolta oggi ‘Noi Rete Donne’, in una lettera indirizzata anche al rettore dell’Unimol Luca Brunese e al Senato accademico.

“Lo sprezzante “Ma che è, n’omo?” con cui Gervasoni lapidava la Schlein e nel quale si avverte tutto il dileggio e il bullismo mediatico, indegno di un docente – ha scritto Noi Rete donna – non è solo l’espressione di una mentalità becera e misogina, ma anche la cifra di una maschilità retrograda, arcaica, miseramente ripiegata su se stessa”.

C.S.

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