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SS Rosario, Ricci torna alla carica per il rilancio dell’ospedale: serve il Punto di primo intervento

E preannuncia un incontro con i vertici Asrem, alla presenza del Comitato nato per la salvaguardia del nosocomio venafrano


VENAFRO. Rispedisce al mittente ogni sorta di accusa circa lo smantellamento del Santissimo Rosario e rilancia, al contrario, la battaglia per la salvaguardia e il rilancio del nosocomio, rivendicando l’istituzione di un Punto di primo intervento e preannunciando un incontro con i vertici Asrem.
A parlare è il sindaco di Venafro Alfredo Ricci che, con una nota, fa il punto della situazione, ricordando anche il suo impegno profuso perla causa in qualità di professionista e non solo di politico, oggi amministratore.
“È necessario un grande gioco di squadra – afferma – che, mettendo da parte le divisioni politiche, possa riunire attorno al SS. Rosario l’impegno di tutti. Ci troviamo a dovere rivendicare il rispetto di un piano, il POS 2015/2018, che personalmente non ho mai condiviso, convinto come sono sempre stato che avrebbe assestato il colpo di grazia al SS. Rosario (come è stato). All’epoca, ero convinto che fosse necessario reagire anche con un nuovo ricorso contro quel provvedimento; altri ritennero il contrario. Così oggi dobbiamo addirittura difendere quello che quel Piano prevedeva e rivendicarne con forza l’attuazione da parte di ASREM, con un ulteriore miglioramento dei servizi. Per questo, da due anni, insieme al Consigliere delegato Oscar Simeone e a tutta l’Amministrazione, sempre concertando ogni azione con Gianni Vaccone e il Comitato SS. Rosario, stiamo insistendo affinché tutti i servizi–residenziali, sanitari e territoriali previsti in quel POS siano attuati. In questo senso, dopo avere deliberato per ben due volte in Consiglio Comunale su proposta dell’Amministrazione, a fine estate abbiamo chiesto e ottenuto una riunione con i vertici ASREM nel corso della quale abbiamo avuto garanzie circa l’attivazione dei servizi ancora mancanti; abbiamo ottenuto subito i primi provvedimenti (come la riattivazione della radiologia e della diabetologia, sia purea orari ancora troppo limitati), ma crediamo che sia necessario porre in essere azioni più incisive per dare la svolta che ci spetta. Abbiamo una RSA attiva e accreditata, che durante il periodo della piena emergenza epidemiologica ha servito l’intero territorio regionale; ora deve essere stabilmente tenuta in servizio. Occorre rendere strutturale – ancora Ricci – l’operatività dei servizi diabetologici e radiologici, punti di riferimento per centinaia di pazienti che ogni anno usufruiscono di migliaia di prestazioni, aumentando le ore di attività e distaccandovi personale che goda della fiducia dei pazienti. Gli ambulatori devono essere tenuti costantemente attivi, come pure i servizi sul territorio. Ma SS. Rosario non significa soltanto gestire il gestibile; significa anche nuova programmazione, tanto più nell’attuale momento di emergenza e di recrudescenza dei contagi. Su questo deve esserci l’impegno della struttura commissariale per un rilancio del SS. Rosario come ospedale, sia con l’istituzione del Punto di Primo Intervento (che nel POS 2015/2018 non era previsto, se non per un breve iniziale periodo) sia con la previsione di strutture e servizi che, nell’ambito delle discipline mediche, possano integrarsi con quelli offerti dal Veneziale di Isernia, che da solo non riesce a fare fronte alle esigenze dei cittadini. Per avere indicazioni chiare e tempi precisi circa l’attuazione del POS 2015/2018, nei prossimi giorni insieme a Gianni Vaccone incontreremo i vertici ASREM. Subito dopo, per discutere della programmazione da ripensare e del nuovo ruolo da dare quanto prima al SS. Rosario, chiederemo un incontro alla struttura commissariale. A tutti spiegheremo che Venafro non è più disposta ad aspettare. Auspico – conclude il sindaco di Venafro – che su questi argomenti, che interessano l’intera nostra città, possiamo trovare l’unità di intenti con i diversi rappresentanti politici locali. Noi ci siamo, come sempre”.

 

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