Ipoteca di Iorio sul sindaco di Isernia

L’editoriale del direttore Pasquale Bartolomeo


ISERNIA. Campobasso alla Lega, Termoli a Forza Italia e Isernia a Fratelli d’Italia. L’accordo nazionale del centrodestra per la spartizione politica del Molise potrebbe trovare la quadra con il recente ingresso di Michele Iorio nel partito di Giorgia Meloni. Un partito in cerca di un candidato forte e riconoscibile dalla politica e dai cittadini, come si pensava potesse essere Raffaele Mauro, da troppo tempo fuori dai giochi e, a quanto pare, deciso a restare tale.

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Di qui la mossa che potrebbe cambiare lo scenario: l’ex governatore, dopo la parentesi delle liste civiche, colma un vuoto e si riappropria di uno spazio di partito in cui i margini di manovra e il potere decisionale sono decisamente maggiorati.

Per quanto politicamente ingombrante, quello di Iorio su Isernia è un nome sul quale il centrodestra potrebbe – giocoforza – trovare l’unità: improbabile che ci sia qualcuno che possa mettere il veto rivendicando per sé la candidatura e sfidando l’ex presidente a viso aperto, vista l’esperienza di lunghissimo corso che egli può vantare e il nutrito gruppo di fedelissimi che possono sostenerne la corsa. Cinque anni fa è riuscito a eleggere ben 12 consiglieri a Palazzo San Francesco nelle file della civica ‘Insieme per il Molise’, risultando determinante per la vittoria di Giacomo d’Apollonio. Quella lista nel tempo ha perso molti pezzi, ma l’attuale gruppo dei Popolari (i cui esponenti sono stati per la gran parte eletti proprio nelle file ioriane) sarebbero già da tempo pronti a tornare alle ‘origini’.

E poi Iorio a Isernia vuole e deve vincere: come Donato Toma e Aldo Patriciello, con i quali i rapporti le occasioni di contrapposizione e di critica non sono mancate. Ma davvero Toma e Patriciello, su Isernia, possono vincere anche senza Iorio? L’unità conviene a tutti, specie in caso di successo ai fini dell’intestazione di una vittoria. Sarà dunque davvero Iorio il nome che metterà tutti d’accordo? Siamo convinti: non sarà a lui a fare il primo passo, ma cercherà di far maturare i tempi per cogliere l’occasione migliore, quale che sia. Dalle file Fdi, Iorio potrà essere comunque decisivo: o in prima persona o contribuendo dall’interno a scegliere il nome che più unisce. Per far partire una riscossa che, da Isernia, potrebbe portarlo ben più in alto.

 

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