Coronavirus e caos tamponi, l’Asrem: “Nessun campione è andato perso. Da rifare i test non idonei”

L’azienda sanitaria replica ai cittadini in attesa dei risultati e chiarisce alcuni passaggi del processo di analisi e ricerca del Sars-CoV2


ISERNIA. Nessun campione prelevato con tampone presso il Santissimo Rosario di Venafro è andato perso. Parola della dirigenza Asrem che interviene sul caso scoppiato stamane a Isernia, relativo ai ritardi nella consegna degli esiti dei test, specie ai ragazzi delle scuole, e alla necessità di ripetere numerosi tamponi, in un primo momento ‘bollati’ come “persi”, ma in realtà giudicati non idonei e dunque da rifare.

Dopo le prime rassicurazioni di Toma, si registrano quelle provenienti dal direttore generale dell’azienda sanitaria Oreste Florenzano e dal direttore sanitario Maria Virginia Scafarto.
“Sull’aspetto specifico – recita una nota – si ribadisce che i campioni non sono stati persi, ma rientrano nella fisiologica percentuale di errore che esiste in questo genere di screening. Con il forte aumento del numero di tamponi, è aumentato anche il numero di casi rientranti tra quelli non processabili (ricompresi nella medesima percentuale di errore). Il processo di ricerca del Sars-CoV2 è complesso e richiede la partecipazione di numerosi operatori come infermieri, medici Usca, operatori che trasportano i tamponi al laboratorio di Campobasso e personale specializzato del laboratorio stesso. Questa operazione deve essere sottoposta a verifiche di qualità in ogni fase perché un errore può dar luogo a risultati non sicuri. La necessità di avere responsi certi – spiegano i vertici Asrem – ha comportato la ripetizione di tamponi non processabili e giudicati non idonei. È una sicurezza in più per i pazienti e per le loro famiglie, per questo verranno tutti chiamati nelle prossime ore a ripetere l’esame”.

“Comprendiamo l’apprensione delle persone che attendono il responso del tampone, – ancora la nota – ma un aumento del loro numero comporta un allungamento della comunicazione del risultato (e non certo della processazione del tampone stesso). I tempi del Molise restano concisi rispetto alle altre regioni italiane. Stiamo potenziando il più possibile sia il numero di persone dedicate a questo complesso lavoro, sia la logistica e i canali di comunicazione. Sono accorgimenti naturali legati alla crescita del numero di esami che effettuiamo costantemente, ormai vicini ai mille giornalieri”.

“La grande attenzione di Asrem nei confronti dell’attività di screening attraverso i tamponi si sostanzia anche nella correzione immediata di possibili imprecisioni come quella segnalata da alcuni cittadini. Cercheremo comunque di migliorare, dove possibile, tutto il processo – concludono Florenzano e Scafarto – così da evitare ulteriori momenti di apprensione da parte dei cittadini. L’invito che rivolgiamo a tutti è di mantenere la calma. L’aumento del numero di contagi può preoccupare, ma tenere i nervi saldi aiuta tutti a gestire meglio l’emergenza”.

 

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