HomeSenza categoriaContagi fuori controllo in Molise, Facciolla: "Il Ministero deve sapere"

Contagi fuori controllo in Molise, Facciolla: “Il Ministero deve sapere”

Affondo diretto alla gestione emergenziale targata Toma-Florenzano. Il segretario del PD convoca la direzione del partito per mercoledì e annuncia: “Il governo deve sapere ciò che sta accadendo in Molise”


CAMPOBASSO. “Non avremo voluto avere ragione su quanto avevamo previsto fin da marzo ma purtroppo quello che sta accadendo va oltre ogni possibile immaginazione.

Avevamo detto che non sarebbe bastato separare i percorsi Covid all’interno degli ospedali ma che bisognava creare un ospedale Covid e lo avevamo individuato nel ‘Vietri’ di Larino. Niente di tutto questo è stato fatto e adesso sta succedendo l’inevitabile con entrambi gli ospedali spoke di Termoli ed Isernia che sono al collasso a causa della presenza di pazienti Covid e si corre il rischio che tutti e due i nosocomi diventino, come già sono, promiscui e fonte essi stessi di infezione”.

E’ quanto denuncia il segretario regionale del Partito Democratico Vittorino Facciolla, che in una nota definisce quello che sta accadendo in Molise come “il totale fallimento della gestione della sanità del duo Toma e Florenzano che invece continuano a dire che va tutto bene e hanno anche l’arroganza di parlare del virtuoso modello Molise”.

“La situazione è al collasso, la percentuale degli infetti in proporzione alla popolazione molisana è spaventosamente alta. I casi di contagio – continua Facciolla – sono ormai così tanti che di fatto si rinuncia persino al tracciamento e al tentativo di ricostruire le catene di contagi e si preferisce intervenire e fare i tamponi solo sui pazienti sintomatici. Questo significa che non c’è più alcuna possibilità di contenere il virus.

Nel contempo – prosegue il segretario del PD – Toma e Florenzano hanno finalmente confessato che i mezzi del 118 dovranno essere utilizzati anche per il trasferimento dei malati Covid, lasciando di fatto scoperti tutti i casi di urgenza ed emergenza.

Quando noi avevamo già individuato questo tipo di pericolo, ovvero che impiegare il 118 per il trasporto covid avrebbe lasciato scoperto il servizio di urgenza ed emergenza, sia Toma che Florenzano lo avevano negato. Adesso invece è inequivocabile che l’emergenza urgenza non è più garantita.

Possiamo ancora fare qualcosa ma serve invertire la rotta repentinamente” osserva l’esponente politico di San Martino in Pensilis. “Innanzi tutto – continua – bisogna rimettere il 118 a servizio delle emergenze e le altre nosologie e coprire il trasporto dei malati Covid utilizzando le convenzioni con associazioni di volontariato. Inoltre, nel minor tempo possibile, bisogna individuare nel Cardarelli di Campobasso l’unico ospedale Covid della regione e far sì che tutte le altre nosologie vengano curate negli ospedali spoke di Termoli ed Isernia dove dovranno essere trasferiti reparti e personale medico. Toma può utilizzare parte dei fondi messi a disposizione dallo Stato per assumere nuovo personale medico e paramedico.

Noi non ci fermiamo e continueremo ad insistere affinché vengano prese in considerazione le nostre proposte per cercare di gestire al meglio questa emergenza sanitaria. Per mercoledì – conclude Vittorino Facciolla – abbiamo convocato la direzione del partito e interesseremo anche il Ministero perché vengano a conoscenza di quello che sta accadendo in Molise e di questa gestione della Sanità totalmente fallimentare e folle”.

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