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Scuole molisane, strada in salita per DaD e ingressi modulati: ecco cosa sta succedendo

La segnalazione è giunta da molti lettori: in diversi istituti della regione non si starebbe rispettando il Dpcm. Il nodo sembra essere la riorganizzazione del trasporto pubblico extraurbano


CAMPOBASSO/ISERNIA. Il Dpcm firmato dal presidente Giuseppe Conte entrato in vigore ieri, 26 ottobre, ha introdotto alcune importanti novità per la gestione della scuola pubblica italiana. L’articolo 1, comma s, recita testualmente: “Fermo restando che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9”.

La misura è stata introdotta per ridurre il carico sui mezzi di trasporto, che al mattino sono oberati di pendolari – non solo studenti, s’intende. Prendiamo ad esempio una tratta mediamente frequentata come la SS01, che collega i paesi dell’Alta valle del Volturno – Rocchetta, Scapoli, Cerro, Castel San Vincenzo, Colli a Volturno e Fornelli – con Isernia. Gli unici pullman che consentono agli studenti, in ogni caso, di arrivare a scuola entro gli orari – siano le 9 o prima – si concentrano tra le 6:30 e le 7:30 e arrivano al terminal del capoluogo non oltre le 7:50. Tutti quelli della fascia oraria successiva non consentono ai pendolari della zona di arrivare prima delle 9.

Come segnalatoci da molti lettori, si tratta di una situazione diffusa. E allora, più di una scuola sia in provincia di Isernia che di Campobasso non starebbe rispettando il nuovo Dpcm, continuando a far entrare gli alunni prima delle 9. Vero è che il decreto è entrato in vigore solo da 24 ore, ma gli istituti molisani non sembrano essersi fatti trovare in grado di rispondere a questa problematica. E viene da domandarsi il perché.

Una prima spiegazione potrebbe essere quella, come si diceva prima, del mancato coordinamento con il trasporto pubblico extraurbano, che non avrebbe – né potrebbe, vista la variegata tipologia di pendolari che utilizzano i mezzi – adeguare le sue corse per consentire agli alunni di arrivare in sicurezza nei licei e negli altri istituti alle 9, né troppo tardi né troppo presto. Situazione, anche questa, deprecabile dati i mesi invernali in arrivo. Il problema potrebbe anche derivare dal fatto che, negli istituti molisani, non si incentivi a sufficienza la DaD? Delle due l’una: o le scuole non sono in grado di rispettare il dpcm, e questo ci risulta difficile crederlo, oppure il problema è a livello di trasporti – e quindi, sarebbe in capo alla Regione. Una soluzione di compromesso? Tutti in didattica a distanza fino a nuova organizzazione delle corse. Ma ci si riuscirà?

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