Lo colpì un infarto alla guida dell’ambulanza: oggi guida il nuovo mezzo. La storia di Michele

Il volontario di Isernia Soccorso stava trasportando una paziente al Cardarelli quando fu colto da malore: il veicolo finì distrutto e lui indagato per omicidio stradale a seguito della morte della donna avvenuta alcuni giorni dopo. Ma c’è il lieto fine


ISERNIA. Era il 12 dicembre del 2019. L’ambulanza di Isernia Soccorso stava trasportando una paziente al Cardarelli di Campobasso dopo averla prelevata da un paese dell’area matesina. L’uomo alla guida del mezzo di soccorso, colto da infarto, non riuscì più a controllare l’ambulanza che terminò la sua corsa contro il muro di cinta di una casa che sorge in prossimità della Statale 17, all’altezza del bivio di San Massimo. L’autista, soccorso dal personale sanitario, fu rianimato e trasportato d’urgenza in ospedale dove fu sottoposto ad un lungo e delicato intervento chirurgico al cuore.ambulanza nuova iserniasoccorso

Ora Michele, questo il nome del volontario, sta bene ed è rientrato in servizio. Ed è stato proprio lui oggi a recarsi in Toscana per ritirare la nuova ambulanza che Isernia Soccorso ha acquistato al posto del mezzo incidentato, dissequestrato dal giudice del tribunale di Campobasso la scorsa settimana.

L’associazione isernina, specializzata nel Servizio di soccorso di emergenza e convenzionata col 118, nonostante il periodo di crisi e nonostante le difficoltà legate al momento storico che stiamo vivendo, ha deciso di sostenere un ingente sforzo economico pur di garantire continuità assistenziale all’utenza della provincia pentra. L’ambulanza acquistata da Isernia Soccorso a Calenzano, grazie alla maestria della ditta Orion, specializzata nell’allestimento di veicoli sanitari, è di ultimissima generazione, dotata di tutti i supporti meccanici e tecnologici per garantire al paziente quanto di meglio possa esserci per le terapie all’interno di un’ambulanza durante un trasferimento.

Non è tutto: Isernia Soccorso, infatti, ha acquistato anche un altro mezzo sanitario, dotato di trazione integrale, per poter agevolmente affrontare un intervento anche durante il periodo invernale. Ora, per tornare definitivamente alla normalità, manca solo l’archiviazione per Michele dall’inverosimile accusa di omicidio stradale. Michele fu infatti indagato a seguito della morte della paziente che stava trasportando, avvenuta alcuni giorni dopo.

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