Isernia, coronavirus e sanità al collasso: in piazza la rabbia dei cittadini

Sit-in di protesta alla Stazione. Izzo: “Ci sono responsabilità precise se siamo arrivati impreparati alla seconda ondata”. LA FOTOGALLERY


ISERNIA. Emergenza coronavirus: Molise impreparato alla seconda ondata che sta mettendo a dura prova il territorio e le strutture sanitarie. Una situazione non più sostenibile e per questo i cittadini si sono dati appuntamento in piazza Stazione a Isernia per manifestare il loro dissenso.Un buon numero, nonostante la pandemia, nel rigoroso rispetto del distanziamento e delle norme anti Covid.

“La situazione è insostenibile – ha affermato Emilio Izzo, portavoce della protesta – derivata da ospedali pubblici defraudati di molti reparti, come il centro di Senologia o l’Oncologia, e con patologie ordinarie, gravi e gravissime che nonostante creino grandi apprensioni, da mesi non ricevono risposte, in quanto le strutture nosocomiali sono ormai ‘inquinate’ dai percorsi Covid a causa del mancato conferimento e adeguamento a tale scopo del ‘Vietri’ di Larino”.

Per i cittadini ci sono responsabilità precise da parte della politica regionale, dell’Asrem e della struttura commissariale. “Mesi trascorsi a guardare le quaglie passare – tuona Izzo – nonostante si sapesse dell’arrivo inesorabile della seconda ondata del micidiale virus, regolarmente giunto e che ha trovato terreno fertile sapendo che i nuovi contagiati non avrebbero beneficiato delle strutture pronte. E’ così siamo giunti alla quasi paralisi del sistema sanitario, quella che in queste ore sta mettendo a dura prova e in apprensione noi tutti capitanati dal personale sanitario, in prima linea a fronteggiare le colpe dirigenziali”.

“Persino i tamponi – ha detto infine Izzo – che banalmente potevano essere eseguiti in tutti gli ospedali, da questi scienziati sono stati dirottati in soli tre punti escludendo Larino, Agnone e Isernia, causando come ampiamente noto, enormi criticità”.

Presenti anche esponenti del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, come Vittorio Nola, e della delegazione parlamentare, come Rosalba Testamento. Ed esponenti del Pd pentro come Ovidio Bontempo, Luciano Sposato e Maria Teresa D’Achille.

LA FOTOGALLERY DI PINO MANOCCHIO

 

 

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