Nel frattempo le Regioni accentuano lo scontro col governo centrale: “Proponiamo 5 indicatori per valutare le fasce di rischio” ha commentato Toma
CAMPOBASSO. L’andamento epidemiologico, in continua evoluzione, potrebbe cambiare ancora una volta lo scenario delle zone geografiche con differente indice di rischio in Italia. Il giorno decisivo per il Molise potrebbe essere venerdi 20 Novembre, quando il grado di rischio da moderato potrebbe diventare alto, con la conseguenza di incorrere in ulteriori restrizione per i cittadini.
Per ora il confronto tra Regioni e Ministero della Salute prosegue sull’ipotesi di rivedere i parametri propedeutici alla classificazione. “Ci sono delle proposte interessanti che faremo al governo: 5 parametri invece che 21″. E’ quanto ha dichiarato a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il governatore del Molise Donato Toma.
Un meccanismo che le Regioni considerano più snello ed efficace rispetto a quello attuale. Ma quali sono questi 5 parametri? “RT sui sintomatici e sugli ospedalizzati, il numero delle terapie intensive occupate, i letti ordinari e le aree mediche, il tracciamento e l’indicazione dei tamponi molecolari e gli antigenici” ha spiegato Toma. Parametri che per la verità già esistono e che per i governatori dovrebbero essere gli unici degni di maggiore considerazione per valutare le conseguenti fasce di rischio.
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