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Elezione del nuovo presidente del Consiglio regionale, Micone punta alla riconferma

Ultime consultazioni nella maggioranza per chiudere l’accordo sulla ratifica dell’uscente. Nei giorni scorsi erano spuntati anche i nomi di Cotugno, Pallante e Niro, mentre Aida Romagnuolo ha avanzato palesemente la sua candidatura. Intanto il Pd prova a entrare nell’Ufficio di presidenza con Vittorino Facciolla


CAMPOBASSO. Salvatore Micone verso la riconferma a presidente del Consiglio regionale del Molise. A 24 ore dal famoso giro di boa di metà legislatura, che si concretizzerà domani pomeriggio, con le votazioni per eleggere il nuovo presidente del Consiglio e i componenti dell’Ufficio di presidenza, due vice presidenti e due vice segretari, lo scenario più verosimile sembra questo. La rielezione dell’uscente.

La trattativa non è chiusa, i colpi di scena non sono mai mancati e la politica è l’arte del possibile (a volte anche dell’impossibile), ma alla vigilia della seduta che sancirà il turn-over di metà mandato non si prefigurano grossi stravolgimenti, che comporterebbero per il governatore Donato Toma la necessità di rimettere mano, ancora una volta, alla composizione della compagine di governo. Lo ha fatto più volte negli ultimi mesi, facendo e disfacendo la tela, ma adesso il Molise sta vivendo una situazione di emergenza sanitaria tale da richiedere un impegno quasi esclusivo in questa direzione.

Nulla, tuttavia, è escluso. Insieme al nome di Micone, che sta provando a ‘blindare’ se stesso, nei giorni scorsi sono stati infatti avanzati i nomi di attuali componenti dell’esecutivo. A partire da quello di Vincenzo Cotugno, di Orgoglio Molise, che l’assemblea di Palazzo D’Aimmo l’ha già guidata nella precedente legislatura, ma che sembrerebbe intenzionato a portare avanti l’impegno nel settore della cultura e del turismo, forte anche della nuova visibilità conquistata dal Molise negli ultimi mesi.

Nel ‘totonomi’ sono comparsi anche l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Niro, dei Popolari per l’Italia e il titolare della delega ai Trasporti Quintino Pallante, di Fratelli d’Italia. Ma tutto lascia pensare che alla fine si opterà per la conferma dello status quo. Micone verso la riconferma di una poltrona alla quale ha puntato in maniera palese Aida Romagnuolo, per la quale, come ha dichiarato lei stessa, “serve alternanza, visto che chi troppo vuole si ingozza”.

Da capire cosa succederà anche tra i banchi della minoranza, con il Pd che non ci sta ad essere tenuto fuori dai giochi – due anni e mezzo fa le poltrone che toccavano all’opposizione andarono entrambe al M5s – e che potrebbe trovare sponda nel centrodestra per l’elezione di un suo rappresentante, con tutta probabilità Vittorino Facciolla, come segretario dell’ufficio di presidenza. La vice presidenza in quota opposizione dovrebbe invece restare ai Cinque stelle, oggi rappresentati da Patrizia Manzo, con l’altro incarico di vice attualmente affidato a Gianluca Cefaratti.

E dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale alla presidenza delle Commissioni, con la possibile riconferma dei 4 incarichi a Andrea Di Lucente, Michele Iorio, Armandino D’Egidio e Mena Calenda. La seduta, con le votazioni, comincerà domani alle 15.30. Con ‘l’ora x’ che sarà preceduta dalle consultazioni di maggioranza e di minoranza e dalle trattative incrociate. Che non mancheranno neanche in questa circostanza.

Carmen Sepede

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