Click day per sostegno alle imprese, il Tar accoglie il ricorso di un’azienda esclusa e ordina la revisione del bando

L’ammonimento alla Regione Molise. Al centro dell’impugnativa un codice Ateco attivo ma non relativo all’attività prevalente dell’impresa. Udienza di merito fissata a dicembre 2021


CAMPOBASSO. Esclusa dalle agevolazioni erogate dalla Regione Molise in favore delle attività economiche chiuse a casa del Covid, una piccola impresa ha presentato ricorso al Tar, ottenendo la revisione del bando.

È il risultato raggiunto dai titolari di un esercizio commerciale al dettaglio – riferisce Primonumero – rimasto fuori dalla ripartizione dei fondi assegnati con l’ormai famigerato click day a causa di un codice Ateco attivo al momento della presentazione della domanda, ma non rispondente all’attività prevalente del negozio, il cui codice risultava invece effettivamente inattivo.

L’azienda, dopo il responso negativo della Regione, ha inteso così impugnare gli atti dinanzi al tribunale amministrativo per il tramite dello studio legale Di Pardo. E proprio ieri, 3 dicembre, il Tar si è pronunciato in accoglimento del ricorso, fissando altresì l’udienza di merito al 1° dicembre del 2021, tra un anno.

Nel frattempo, per i giudici non potevano essere esclusi dai benefici gli operatori economici che “pur avendo sospeso il codice Ateco corrispondente all’attività effettivamente esercitata, hanno attivi codici Ateco relativi ad attività non esercitate al momento dell’entrata in vigore del Dpcm o comunque relativi ad attività del tutto marginali, anche dal punto di vista economico, rispetto alla principale attività svolta; e ciò anche alla luce di una interpretazione sistematica delle norme di sostegno per il contrasto dell’emergenza pandemica”.

Pertanto, gli stessi hanno ammonito la Regione ad “attivarsi (nel corso del procedimento, ndr) per richiedere tutte le informazioni che siano necessarie per una completa valutazione delle istanze dei privati, tanto più, in casi come quelli in esame, in cui si tratta di ristorare i privati del pregiudizio economico subito, sia pur per un periodo determinato, per garantire la tutela del superiore interesse pubblico della salute”.

Dunque, per il Tar Molise il bando va riesaminato. E per gli esclusi si riaccendono le speranze.

 

 

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