Nella seduta di oggi l’approvazione all’unanimità di un provvedimento, condiviso da tutte le forze politiche a Palazzo D’Aimmo. Nella riunione l’informativa del governatore Donato Toma sui vaccini, con il Molise secondo in Italia solo alla Sardegna per adesione alla campagna di immunizzazione dal Covid
CAMPOBASSO. Sono in prima linea nella lotta al Covid, spesso mettendo a rischio la propria salute e, purtroppo è avvenuto anche questo, la propria vita.
Sono i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari impegnati nell’emergenza Covid negli ospedali del Molise. Molti di loro, durante la pandemia, sono stati assunti a partita Iva, vista la mancanza di figure professionali necessarie e in attesa che, come annunciato dal commissario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, a partire dal 20 gennaio anche in regione arrivino i rinforzi.
Dal Consiglio regionale è arrivato il via libera alla loro assunzione, sia pur a tempo determinato, anche in segno di ringraziamento per l’opera svolta nella fase di emergenza. Un provvedimento, una mozione congiunta, che ha unito tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, con il voto arrivato oggi in aula, dopo il dibattito svolto nelle riunioni di Seconda e Quarta commissione, presiedute da Gianluca Cefaratti e Michele Iorio.
Toccherà ora al governatore Donato Toma, come ha chiarito il capogruppo del M5s Andrea Greco, applicare concretamente l’atto di indirizzo espresso dal Consiglio, nel confronto con l’Asrem, la struttura commissariale e la Direzione regionale della Salute, oltre che con la Conferenza Stato-Regione. Il tutto nelle more della pubblicazione di nuovi concorsi pubblici, per l’assunzione di medici e infermieri, e delle selezioni che invece sono già in corso.
Il tutto, beneficiando dei fondi stanziati dal Governo con il decreto ‘Cura Italia’, che ha consentito il reclutamento di personale sanitario con contratti a tempo determinato o a partita Iva. “Per il 2021 – ha aggiunto ancora Greco – il Governo ha riconosciuto al Molise altri 5,6 milioni di euro per attivare nuovi contratti: un’opportunità incredibile per dare una boccata d’ossigeno alla nostra sanità, gravata da lunghi mesi d’emergenza”.
“Esprimo viva soddisfazione per la condivisione trovata in Consiglio regionale sull’importante tematica – le dichiarazioni di Gianluca Cefaratti, primo firmatario dell’ordine del giorno – Per operare in sicurezza c’è bisogno di incrementare il numero di Oss al Cardarelli. Abbiamo bisogno, in tempi celeri, di nuovi avvisi pubblici, oltre alla proroga dei contratti scaduti lo scorso 31 dicembre e rinnovati al 31 marzo”.
“Purtroppo la situazione complessiva relativa all’emergenza Covid-19, è tutt’altro che in via di risoluzione – ha aggiunto il consigliere di Orgoglio Molise – In Molise i casi non accennano a diminuire, nonostante le forti restrizioni del periodo natalizio. Per questo motivo abbiamo bisogno di incrementare ulteriormente il personale sanitario e di affidarci a chi ha già lavorato, in questi mesi, in condizioni di estrema difficoltà”.
E dalle assunzioni del personale sanitario alla campagna vaccinale, con l’informativa al Consiglio fatta dal governatore Donato Toma. A partire dalla notizia che il Molise, subito dopo la Sardegna, è la regione italiana in cui c’è stata la più grande adesione delle categorie interessate alla prima fase alla campagna vaccinale, al 98% tra gli anziani e i sanitari.
La somministrazione dei vaccini, ha aggiunto Toma, sta procedendo secondo i tempi previsti, anche con la necessità di conservare un adeguato numero di dosi, in misura di circa il 30%, per i richiami. Che in Molise comincereranno già il 17 gennaio, quando sarà somministrata la seconda dose alle 50 persone che hanno ricevuto i primi vaccini nel V-day del 27 dicembre.
Carmen Sepede
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