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Caos contagi al Cardarelli, proposta shock di Giustini: pazienti no Covid a Isernia

Il commissario ha deciso di coinvolgere nelle decisioni il premier Conte il ministro Speranza, mettendo sul tavolo diverse possibili soluzioni. La prima resta quella di utilizzare il Vietri


CAMPOBASSO/ISERNIA. Trasferire i pazienti no Covid all’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia, in attesa che vengano ultimati i lavori dell’Hub Covid hospital di Campobasso.

È questa una delle proposte formulate dal commissario ad acta Angelo Giustini al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro della Salute Roberto Speranza e al commissario della Protezione Civile Domenico Arcuri alla luce del momento di estrema emergenza che si sta registrando al Cardarelli, a seguito dei focolai scoppiati nei reparti di Chirurgia e Medicina.

Una situazione che va affrontata nell’immediato, perché è chiaro: qualcosa bisogna fare e subito. Per questo Giustini, dopo aver effettuato ieri un sopralluogo nell’ospedale del capoluogo ha deciso di coinvolgere nelle decisioni il Ministero della Salute e non solo, mettendo nero su bianco una serie di possibili soluzioni.

Di qui l’idea di sfruttare il Veneziale per trasferire i no Covid di Campobasso: una soluzione che, se venisse attuata, significherebbe trasferire personale sanitario, pazienti e famiglie dei malati da Campobasso a Isernia con tutti i disagi del caso. Fino ad aprile, almeno, periodo in cui, secondo quanto scrive Giustini a Conte e Speranza, i lavori all’ex hospice del Cardarelli terminerebbero garantendo così ai molisani un centro Covid dedicato.

Proposte che si sono rese necessarie perché, dalle verifiche effettuate, sono emerse ad avviso del commissario troppe criticità, nonostante le rassicurazioni dei medici in merito alla sicurezza dei percorsi, arrivate sempre ieri per iscritto e che smentiscono situazioni di promiscuità.

Come prima opzione Giustini ha riproposto l’attivazione del Covid hospital al Vietri di Larino, progetto da lui sostenuto insieme a 118 sindaci e con l’approvazione del Consiglio regionale.

Ma visto che il piano era stato bocciato proprio dal Ministero, il commissario ha messo sul tavolo altre possibili soluzioni. La prima è quella “di liberare nell’immediato l’Hub Cardarelli – scrive il commissario – e avviare una immediata bonifica di tutto l’ospedale, trasferendo i pazienti Covid-19 in uno degli ospedali Spoke di Isernia o Termoli (dedicandone solo uno di essi ai pazienti Covid), potendo così riaprire successivamente e nel breve tempo l’unico ospedale Hub regionale di Campobasso (Dea di 1° livello) per tutte le patologie tempo-dipendenti per pazienti no Covid 19”.

Giustini, si diceva, ha proposto anche la soluzione contraria, vale a dire quella di “far rimanere il Cardarelli unico ospedale Covid, fino all’ultimazione dei lavori dell’Hub Covid hospital di Campobasso e trasferire all’ospedale Spoke di Isernia l’attività per pazienti no Covid.

Infine, Giustini ha ribadito al ministro la necessità di adottare pure per il Molise il decreto Calabria e l’estensione alla nostra regione dell’accordo firmato dalla Protezione Civile con Emergency.

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