Rientro in classe tra le polemiche. E il Comune di Campobasso si difende: “Il trasporto aggiuntivo ha funzionato”

Su un fronte contrapposto le dichiarazioni delle autorità politiche da un lato e le organizzazioni studentesche e i sindacati di base dall’altro. Per Uds e Soa nonostante il lungo tempo avuto a disposizione, a nessuna criticità in tema di trasporto e diritto allo studio, è stata data reale soluzione. Ma il sindaco del capoluogo si tira fuori dalla mischia: “In città tutto tranquillo. Pronti a querelare chi dice il contrario”


CAMPOBASSO. “Questa mattina sono riprese le attività didattiche in presenza nelle scuole del capoluogo e al terminal di Campobasso non sono state rilevate situazioni di assembramento per ciò che riguarda il trasporto scolastico. 

Il servizio navette della Seac è stato organizzato con la predisposizione di 2 corse per i Licei alle ore 7,55; 3 corse per il Liceo Scientifico alle ore 8,09. Per le ore 8,20 e 8,25 erano inoltre a disposizione 2 bus di riserva per eventuali necessità dell’una e dell’altra corsa ed è stata aggiunta anche una corsa della navetta che collega il terminal al centro”. E’ quanto afferma in una nota il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, che avverte: “La diffusione su chat di foto e notizie non rispondenti al vero, può portare a denunce per procurato allarme”. Nessuna criticità da registrare neppure secondo il governatore Toma, ma esattamente opposto è il parere delle organizzazioni studentesche.

Per l’Unione degli Studenti nulla in tema di trasporto e sicurezza degli studenti e del personale scolastico sembra essere risolto. “Il trasporto pubblico – dichiara l’Uds – rimane mal gestito e contesto di affollamenti”.

Ma non è solo sui trasporti che continuano a registrarsi problemi. La stessa didattica, secondo l’organizzazione degli studenti, “resta inefficace e sterile. Le aule si confermano troppo piccole per garantire effettiva sicurezza e distanziamento sociale”.

In considerazione della situazione di estrema emergenza, gli studenti chiedono quindi di essere ascoltati dalle istituzioni. “Dall’inizio della pandemia- continuano – è ormai un anno che vanno avanti tira e molla burocratici mentre ci si dimentica di prendere nota delle vere esigenze e dei veri bisogni degli studenti molisani. Sentiamo la necessità – aggiungono i rappresentanti dell’Uds – di vere tutele e di misure di sicurezza non di facciata. Il problema di un’istruzione con lacune è realtà da troppo anni”. Alle rivendicazioni del’Uds si uniscono anche gli studenti del liceo Alfano-Perrotta di Termoli, che oggi hanno protestato e documetato assembramenti, in particolare sui mezzi di trasporto. 

“Con l’attuale situazione – spiegano – traoppi studenti  non si sentono sicuri nell’affrontare ogni giorno il viaggio per andare e tornare a scuola, consci del fatto che potrebbero essere vettori della malattia per persone a loro care più deboli. Quindi – incalzano – pretendiamo dalla Regione e dal presidente Toma una mossa efficace sui trasporti che evidentemente sono in sovraccarico. Chiediamo al presidente Toma di far fruttare i fondi che lo Stato ha stanziato per questa emergenza. Chiediamo al Comune di Termoli di schierare le forze dell’ordine in modo da prevenire gli inevitabili assembramenti al terminal bus. Chiediamo a tutti gli studenti il massimo senso di responsabilità e di seguire tutte le disposizioni, dentro e fuori da scuola”. Nel frattempo – concludono – chiediamo ai dirigenti scolastici di permetterci di frequentare la scuola con meno giorni in presenza in modo da diminuire al minimo le possibilità di contagio, dentro e fuori la scuola e ai professori che appoggiano la nostra causa chiediamo di contravvenire alle disposizioni attivando la DAD autonomamente, permettendo così di far frequentare le lezioni a tutti i manifestanti”. 

A sostegno degli studenti si schiera il Sindacato Operai Autorganizzato, che in una nota a firma del coordinatore Andrea Di Paolo, mette in risalto l’evidente scollamento esistente tra istituzioni e cittadini. E’ un chiaro esempio il fatto che alle proteste degli studenti che rivendicano il diritto allo studio in sicurezza, il governatore della Regione risponda con atti del tutto fuori luogo, come l’ordinanza che vieta fino al 31 gennaio la macellazione di suini a domicilio.

“In una regione che ad oggi è ancora sprovvista di un Centro Covid e che conta oltre 230 morti – denuncia il rappresentante del Soa – le autorità politiche continuano a dimostrare inadeguatezza nel far fronte a una condizione di grave emergenza che accomuna tutti”.