Il Consiglio comunale approva le aliquote Imu. Tariffe invariate e non si paga per i terreni agricoli

La decisione nella seduta di oggi dell’Assise civica, chiamata anche ad approvare il bilancio di previsione. La Lega aveva chiesto di ridurre l’imposta, in considerazione dell’emergenza Covid


CAMPOBASSO. Imu, invariate rispetto al 2020 le tariffe dell’Imposta comunale sugli immobili, con la differenza che rispetto allo scorso anno è stata prevista tariffa zero su terreni agricoli e su fabbricati rurali strumentali.

Lo ha spiegato l’assessore comunale al Bilancio Giuseppina Panichella, nella seduta di oggi del Consiglio comunale di Campobasso, chiamato ad approvare il bilancio di previsione e le nuove tariffe dell’Imu, nel quale sulla base della legge di bilancio 2020 è stata ricompresa anche la Tasi. Previste sempre le due rate, il 16 giugno e il 16 dicembre, con la possibilità per il contribuente di pagare anche in un’unica soluzione annuale, da corrispondere entro il 16 giugno. Il versamento della prima rata è pari all’imposta dovuta per il primo semestre, applicando l’aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente.

Quindi il bilancio. “L’equilibrio di bilancio, per legge, non è qualcosa che possa essere messo in discussione – ha dichiarato la presidente della Commissione Bilancio Giuseppina Di Iorio – e il bilancio che presentiamo quest’anno, riferito ad un periodo storico più che particolare, non è di certo la fotocopia dei bilanci presentati negli anni passati, per la specificità e la complessità che la situazione legata al Covid-19 ha creato a livello non solo locale ma mondiale. Ebbene, come Amministrazione,siamo riusciti a garantire quest’equilibrio, attraverso scelte politiche che hanno tenuto conto di ciò che questa pandemia ha provocato.”

La delibera è stata approvata con 20 voti a favore e 8 voti contrari. Bocciato invece l’ordine del giorno della Lega, legato proprio alla discussione sulla deliberazione delle aliquote Imu per il 2021.

“Pur ritenendo non pretestuoso il tema dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Pascale – ha dichiarato il sindaco Gravina – come è stato ricordato da consiglieri di maggioranza e di opposizione durante la discussione, i bilanci dei Comuni, in generale, sono abbastanza legati. Scelte irresponsabili o anche semplicemente azzardate, rischiano di pesare sulle generazioni future e questa è politica non solo contabilità”.

“Quando il nostro assessore al Bilancio parla in Consiglio o in Commissione di entrate e spese dell’ente comunale, lo fa con la precisa cognizione politica di cosa ha significato, per diversi comuni italiani, ritrovarsi ad operare con un disavanzo di amministrazione. Per cui – ha concluso Gravina – ciò che potrebbe sembrare poco politico e molto ragionieristico intorno ad aliquote e bilanci, fa invece parte integrante dell’azione politica e la politica forse, in passato, ha fatto poco per rendere i bilanci pubblici più veritieri ed intelligibili rispetto alla realtà.”

Diversa l’opinione di Alessandro Pascale, primo firmatario dell’ordine del giorno della Lega. “Abbiamo chiesto un ridimensionamento dell’Imu – ha affermato – perché stiamo vivendo un’emergenza sanitaria e i cittadini, sia in forma privata che sotto forma di aziende e imprese, stanno oltremodo soffrendo, a causa delle limitazioni normative anti-Covid”.

“La pandemia è in corso e anche alla fine dell’emergenza sanitaria si faranno sentire gli effetti della crisi – ha sottolineato Pascale – visto che ogni giorno assistiamo all’abbassamento delle saracinesche dei negozi in maniera definitiva, così come testimoniano i dati della Camera di Commercio. Sono tanti i cittadini, che a causa dell’emergenza sanitaria hanno perso il proprio posto di lavoro. I cittadini – ha concluso il consigliere – devono sapere che questa è l’amministrazione comunale delle tasse”.

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