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Vietri sì ma dopo le verifiche, Puchetti: “Mi auguro sia tutto vero”

Giustini e Florenzano dichiarano in conferenza stampa di voler utilizzare l’ospedale per un totale di 25 posti per pazienti paucisintomatici, ma solo dopo ulteriori verifiche. Il sindaco di Larino: “Riattivato il Deceto sospeso”


di Maurizio Cavaliere

Nel tourbillon di voci sull’ipotetica utilizzazione dell’ospedale ‘Vietri’ di Larino, di lettere, prese di posizione, marcia e retromarcia, arriva la voce che potrebbe mettere la parola fine sulla questione. Una storia lunga un anno che ha nuociuto tanto all’immagine delle istituzioni regionali, soprattutto a quella dell’Asrem, con una regione intera che via via, un mese dopo l’altro, ha chiesto invano di spostare il centro Covid a Larino, per alleviare il grave scompenso del Cardarelli, dove sono presenti tanti altri reparti, o quanto meno, visto che quel progetto è saltato da dieci mesi, di utilizzare l’ospedale pubblico frentano per dare una nuova casa da affiancare al ‘Cardarelli’, ai malati Covid e alle loro cure, nell’attuale fase di gravissima emergenza presente nel Basso Molise.

Dalla conferenza stampa di stamattina presso la struttura di Larino, alla presenza del Commissario Angelo Giustini e del Direttore dell’Asrem Oreste Florenzano, viene fuori che è stata individua un’ala del ‘Vietri’, al terzo piano, per il ricovero dei pazienti paucisintomatici cioè di quelli che presentano sintomi minori da contagio e una situazione non grave e per la riabilitazione di quelli che escono dalla terapia intensiva. Lo ha detto il Commissario Giustini che ha aggiunto: “Andando per step, e previa verifica successiva, al Vietri potremmo creare un’unità di medicina generale per pazienti Covid paucisintomatici e il posto Covid per la riabilitazione”. La zona individuata non è quella precedentemente ipotizzata, ma è la zona Nord-Est dell’attuale casa della salute. Per me si va avanti” ha concluso Giustini lasciando intendere che, per quanto di sua competenza (che è tanta in questo caso) e seguendo le sue competenze specifiche, anche come medico, l’operazione dovrà essere portata a compimento, quando, però, non è specificato. Ci sono altre verifiche da fare, quindi resta tutto ancora in divenire, anche sul piano della reale possibilità di arrivare alla conclusione annunciata oggi.

La struttura del nosocomio individuata ha quattro porte e una capacità di 25 posti letto. “Ho dato mandato al direttore generale dell’Asrem di procedere” ha concluso Giustini. Florenzano ha quindi aggiunto: “Ci siamo attivati per i sopralluoghi tecnici per i percorsi (come richiesto dal Ministero, ndr) e gli impianti e tutto quello che sarà necessario per attivare i 25 posti letto della medicina post Covid. Siamo in linea con quella che era stata l’indicazione dell’Hub Cardarelli”

Il Direttore dell’Asrem ha aggiunto: “Al ‘Vietri’ non c’è un reparto di malattie infettive. Era previsto ma poi è stato utilizzato per la diabetologia e per altri servizi erogati”. L’area è stata in effetti utilizzata per il centro di diabetologia, ora c’è solo un ambulatorio, e per il centro trasfusionale che non è più in funzione. Ma è una struttura importante, isolata e schermata, che necessiterebbe di un po’ di tempo per essere riadattata alla sua funzione di partenza. E’ il tempo che, ora, impedisce tale possibilità.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il direttore sanitario Giovanni Giorgetta e alcuni amministratori locali, innanzitutto il sindaco Pino Puchetti che ha commentato così l’incontro: “Mi auguro che nel giro di dieci giorni si arrivi alla realizzazione dei posti così come annunciato oggi. Il problema è che è tutto subordinato alle ulteriori verifiche e al reperimento di personale” dice il sindaco – Vediamo se porteranno a compimento quanto annunciato oggi. Questa è la situazione – prosegue – il ‘Vietri’ non può più essere centro Covid da giugno 2020, da quando il progetto è stato bocciato a Roma. Ora il Commissario Giustini e l’Asrem possono utilizzarlo in un altro modo cioè per i pazienti Covid a bassa cura. Di fatto è stato riattivato il Decreto sospeso, questo è tutto. Quello che mi rammarica e che continuo a non spiegarmi è perché non sono mai stati utilizzati gli spazi nella zona delle sale operatorie – ha concluso il sindaco – e i posti nel vecchio reparto di Oculistica, che sono oltre 30”. 

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