L’affondo dei consiglieri d’opposizione: tutto deciso insieme alla Giunta e all’Ufficio tecnico, estromessa come sempre l’assise civica
ISERNIA. Telenovela rifiuti, nuova puntata con i consiglieri d’opposizione al Comune di Isernia, Rita Formichelli (La Città nuova) e Gianni Fantozzi (Popolari per l’Italia) che tornano alla carica contro il sindaco Giacomo d’Apollonio. L’accusa è pesante: aver deciso di tassare i cittadini aumentando la Tari, la tassa sui rifiuti.
“Le dichiarazioni del sindaco sono a dir poco sconcertanti – dichiarano – Un misto d’incompetenza e di arroganza dal quale è emersa una sola verità. Questo sindaco difende i suoi fiduciari incompetenti sempre a scapito dei cittadini! Una cosa è chiara, il nostro ‘sindaco gabelliere’ ha deciso insieme all’Armata Brancaleone, ossia la sua giunta con le nuove reclute dell’Ufficio Tecnico, che le tasse sui rifiuti aumenteranno e il servizio sarà peggiore. Più costi ma meno ritiri settimanali! Tutto questo senza ovviamente passare per il Consiglio comunale perché, purtroppo, il nostro sindaco ancora non ha capito il Tuel, eppure non è difficile leggere e capire l’articolo 42”.
“Contrariamente a quanto da lui affermato – spiegano i consiglieri – il servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti è pubblico e il conseguente appalto di affidamento, ai sensi dell’art. 42, lettera l del Tuel deve essere portato in Consiglio. E questa non è una fesseria detta a scopo elettorale, ma il costante indirizzo del Consiglio di Stato. Ma la cosa sconcertante è che al bando “nuovo e moderno” non risultava allegato il piano finanziario”.
“E qui viene il bello – argomentano Formichelli e Fantozzi – Il Piano economico finanziario scaturisce dalle tariffe che dovrà approvare il Consiglio comunale entro il 31 marzo. Ovviamente le tariffe vengono decise in base ai costi e ai servizi previsti nell’appalto. Il sindaco, dunque, volendo estromettere il Consiglio, sempre nella brama dei pieni poteri, ha deciso che i consiglieri comunali approveranno le nuove tariffe al rialzo in cambio di un peggior servizio. I cittadini, più del sindaco, comprenderanno che questo non è un fatto formale, come ha dichiarato il sindaco perché aumentare la Tari è un fatto di grande sostanza che deve essere deciso dal Consiglio. E non aver allegato il piano finanziario al bando non è un fatto formale, ma una grave omissione che rende nullo il bando. Ma questo i suoi bravi dirigenti non lo sapevano. E pensare che il nostro sindaco ha fatto pagare 30mila euro ai cittadini per far predisporre il bando da un esperto. Inutile chiedere al Sindaco chi ha scelto quest’esperto e con quali criteri perché anche qui sarà risposto ‘era sotto soglia’”.
“Sorprendente la sicurezza e l’arroganza con le quali ha dichiarato che il bando sarà quello e non verrà modificato – affondano il colpo i due esponenti d’opposizione – Cosa ci sta dicendo? Che la sua maggioranza, i consiglieri di Palazzo San Francesco saranno tutti compatti ad aumentare le tasse a fronte di un servizio più scadente? I consiglieri dovranno prendere questa decisione senza neanche essere messi a conoscenza del contenuto del nuovo bando, ma evidentemente il sindaco conta sui ‘consiglieri responsabili’, che sui social difendono la città e nei fatti approvano atti ai danni dei cittadini. Invitiamo la popolazione tutta a seguire attentamente questa vicenda perché si accorgeranno del danno solo quando arriveranno i nuovi avvisi di pagamento. In tutto questo il sindaco non ha risposto sugli appalti sotto soglia, ha detto che in questo caso c’è stato un “corto circuito” ma che ci sono cose ben più gravi che andrebbero affrontate. Quali?
“Alla fine – concludono Formcihelli e Fantozzi – la verità è sotto gli occhi di tutti, onestà, trasparenza, bene comune solo belle parole per un sindaco che sta infliggendo colpi mortali a una città agonizzante, pur di difendere la sua giunta che, di fatto, lo ha già abbandonato”.
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