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Termoli, c’è scontro politico sullo screening della popolazione

L’amministrazione di Roberti rivendica le sue attività di concerto con la Croce Rossa, con la quale si è tenuta una riunione tecnica il 23 febbraio; ma i consiglieri di opposizione non ci stanno e chiedono al sindaco “soluzioni rapide e concrete”


TERMOLI. Si è tenuta martedì 23 febbraio nella sala consiliare del municipio di Termoli la riunione tecnica con la Croce Rossa per la definizione dello screening epidemiologico su base volontaria voluto dall’amministrazione comunale. Con il sindaco Francesco Roberti erano presenti l’assessore alla Protezione Civile Michele Barile e il dirigente Gianfranco Bove. Per la Croce Rossa hanno presenziato Antonio Vitarelli e Achille Franzoni.

Il primo cittadino ha voluto ringraziare l’organizzazione di volontariato che sul territorio non sta risparmiando energie. Dopo l’allestimento dell’ospedale da campo al San Timoteo, il personale della Croce Rossa si è messo subito a disposizione per organizzare la gestione delle giornate dedicate al drive-through.

Sono stati acquistati 8000 tamponi antigenici per un importo complessivo di 35mila euro. I primi 4000 tamponi saranno messi a disposizione non appena la Croce Rossa ultimerà la piattaforma che consentirà di gestire i dati delle persone che parteciperanno allo screening. I tamponi saranno eseguiti inizialmente in dodici giornate presso la sede della Confraternita della Misericordia in via Biferno. Dopo alcuni giorni di pausa lo screening riprenderà con i successivi 4000 tamponi che saranno eseguiti in altrettante giornate.

“Rispetto a Campobasso, dove lo screening è stato organizzato dal Ministero della Difesa nell’ambito di un progetto voluto dall’Igea dell’Arma dei Carabinieri, a Termoli il Comune si è fatto carico di ogni incombenza. La stessa Croce Rossa sta terminando l’informatizzazione della piattaforma contenente tutti gli elementi legali finalizzati alla privacy per evitare di esporre il Comune a sanzioni per la gestione dei dati sensibili e all’organizzazione del calendario. Ultimata la piattaforma, a inizio settimana, tutti i residenti di Termoli potranno proporre la loro adesione allo screening”, spiegano dall’amministrazione comunale.

L’opposizione ha però cavalcato l’onda dell’argomento e i consiglieri del Pd e VotaXTe di Termoli – Sbrocca, Vigilante, Scurti e Casolino – hanno incalzato il sindaco Roberti sulle tempistiche dello screening. “Nel mese di novembre scorso, quando i contagi già cominciavano a risalire – spiegano – come consiglieri Pd e VotaXte avevamo presentato un emendamento per reperire risorse economiche da destinare all’acquisto di tamponi antigenici per effettuare uno screening di massa gratuito per i cittadini. L’emendamento non è stato nemmeno discusso.

Da quel momento abbiamo continuato a richiedere, anche a mezzo stampa, al Sindaco di attivare lo screening gratuito: perché rappresenta uno strumento efficace per tracciare a tappeto i positivi asintomatici, così da contenere la diffusione del virus.

“Agli inizi di febbraio, vista l’inerzia da parte dell’amministrazione – accusano dall’opposizione – abbiamo presentato anche una mozione per richiedere nuovamente l’acquisto dei tamponi antigenici. Solo il 12 febbraio il Sindaco, a mezzo stampa, annunciava che l’amministrazione si stava attivando per far partire in tempi brevi lo screening di massa, accogliendo finalmente le nostre reiterate richieste. Dopo una settimana di silenzio, lo scorso 19 febbraio, sempre a mezzo stampa, il Sindaco dichiarava ‘L’amministrazione comunale attende solamente di conoscere le date in cui saranno disponibili i medici della Croce Rossa prima di ufficializzare le giornate in cui sarà possibile sottoporsi al tampone. Gli antigenici sono già stati acquistati e nelle prossime ore saranno rilasciati i moduli con i quali si potrà aderire allo screening volontario’”, proseguono i consiglieri.

“Dal 19 febbraio è ormai passata un’altra settimana e, mentre gli altri Sindaci del Basso Molise si sono attivati e hanno avviato lo screening gratuito per i loro cittadini, a Termoli ancora niente. Ancora una volta – la conclusione – il Sindaco Roberti, al di là dei proclami e delle promesse, dimostra la sua inefficienza ed incompetenza a gestire e individuare soluzioni rapide e concrete per far fronte a questa fase emergenziale. Sindaco si svegli! Non c’è più tempo da perdere!”

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