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Coronavirus, Testamento al governo: “Toma inadeguato a ricoprire l’incarico di commissario alla sanità”

E’ l’appello lanciato dalla deputata molisana del neocostituito gruppo parlamentare “L’Alternativa c’è” nel corso dell’intervento pronunciato nell’aula di Montecitorio


CAMPOBASSO. “Non vanno bene, queste mascherine sono difettose. Qui, non passa l’ossigeno, sto morendo asfissiato“. Queste alcune richieste disperate di aiuto provenienti dall’ospedale Cardarelli di Campobasso. Lui quel giorno, sarebbe stato la 60a vittima per Covid in Molise. Oggi siamo all’8 marzo e il bilancio è terribile: 373 morti.

“Pochi giorni fa – ha ricordato la deputata molisana Rosa Alba Testamento, intervenendo in aula a Montecitorio – è spuntata una determina dell’Azienda Sanitaria Regionale in cui si disponeva la sostituzione dell’impianto di ossigenazione del Cardarelli perché obsoleto, mal funzionante e privo degli standard di sicurezza.

Nessuno potrà restituire le vittime alle loro famiglie e sarà la magistratura molisana a individuare i responsabili, ma le tragedie che si sono verificate sono la cartina di tornasole dell’incompetenza e inadeguatezza con le quali è stata affrontata l’emergenza pandemica in Molise.

La Regione non ha ancora un centro Covid, unica in Italia, con il Presidente Toma, l’Asrem e la sub commissaria ad acta che si sono sempre opposti all’istituzione del Centro Covid a Larino, preferendo destinare temporaneamente a tale scopo il Cardarelli di Campobasso, unico Dea regionale di I livello, con tutte le conseguenze che ciò ha comportato sia nella diffusione del contagio sia nel non poter garantire le cure e l’assistenza per altre patologie; la realizzazione del centro Covid presso l’ex hospice di Tappino al Cardarelli è letteralmente in alto mare con le tempistiche dei lavori che si dilatano continuamente; l’incremento dei posti letto di terapia intensiva (14) previsti nel decreto legge “Rilancio” adottato la scorsa estate non sono stati mai attivati.

Nelle ultime ore si è diffusa la notizia dell’avviso di garanzia al commissario ad acta Giustini e della sua eventuale sostituzione col presidente della Regione Toma”.

Parte da queste considerazioni la parlamentare molisana per manifestare la propria contrarietà alla nomina di Toma al ruolo di commissario ad acta, lo stesso che “vede tra i componenti della sua giunta persone molto vicine, anche per vincoli parentali, a quelle strutture private accreditate cui è riconosciuto l’enorme extrabudget, indicato in molti verbali delle riunioni tecniche ministeriali come una delle criticità da risolvere per riequilibrare i conti del bilancio sanitario regionale”.

Da qui l’appello ai vertici del governo centrale: “Mi rivolgo al Ministro Speranza e Sottosegretario Sileri, vorrei ribadire che sulla sanità molisana c’è bisogno di discontinuità non sul nome del commissario ad acta, ma sulle azioni che bisogna adottare per risolvere i problemi! Perciò vorrei reiterare la richiesta di un decreto Molise che garantisca alla struttura commissariale le stesse prerogative che vengono riconosciute al commissario in Calabria: piano straordinario di assunzioni di personale medico, sanitario e socio–sanitario, anche per la medicina d’urgenza, maggiori poteri sull’Azienda Sanitaria Regionale e nella definizione del programma di gestione del Covid 19, riconoscimento e affidamento di un contributo di solidarietà per il triennio 2021-2023, riequilibrio del rapporto pubblico – privato e divieto per le cliniche private accreditate di extra budget sui pazienti provenienti da altre regioni.

Queste – ha concluso Testamento – sono le cose che servono e che dovrebbe fare un commissario in Molise. E il presidente Toma (o una figura analoga) non le potrà mai garantire”.

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