HomeSenza categoriaIsernia, riabilitazione post-Covid: terapia innovativa alla Gea Medica

Isernia, riabilitazione post-Covid: terapia innovativa alla Gea Medica

La cura consiste nella somministrazione di ossigeno-ozono. I dettagli saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa


ISERNIA. Un nuovo sistema per la cura dei pazienti che necessitano della riabilitazione post-Covid presso la Gea Medica di Isernia. I dettagli della terapia verranno illustrati nel corso della conferenza stampa indetta per giovedì 8 aprile alle ore 10.30.

“È ormai statisticamente rilevato in maniera inequivocabile – si legge nella nota della struttura sanitaria – che il 30% almeno dei pazienti che sono stati affetti da Sars Covid 19 presentino a distanza una serie di sintomi in particolare astenia (80% dei pazienti), dispnea e dolori muscolari, che persistono anche a distanza di diversi mesi, abbassando di conseguenza la qualità della vita e la performance dei soggetti coinvolti.

Molte pubblicazioni italiane ed internazionali hanno dimostrato l’utilità dell’ossigeno-ozono terapia sia in fase acuta che nel post-Covid. Tali evidenze ne hanno spinto l’utilizzo in diversi centri anche in Italia. Nel nostro centro riabilitativo abbiamo quindi voluto integrare al programma riabilitativo tradizionale individuale del paziente post- Covid l’utilizzo di Gae (grande autoemotrasfusione con ossigeno-ozono terapia) in sinergia all’utilizzo di integratori mirati. Tutto questo ha naturalmente lo scopo di favorire e soprattutto velocizzare il processo riabilitativo. La riduzione dei tempi di recupero è un tema assolutamente di attualità sia per il rapido ritorno all’attività lavorativa sia in relazione alla necessità di ampliare i numeri dell’offerta sanitaria in tempi di carenza assoluta di risorse stante la vasta platea di pazienti colpiti da questa malattia”

In cosa consiste la Gae? “È la somministrazione di osssigeno ozono – si legge ancora nella nota della Gea – per via endovenosa, nella pratica si prelevano 150-200 ml di sangue che poi tramite un circuito chiuso sterile vengono arricchiti di ossigeno ozono e reinfusi al paziente. La procedura è esente da controindicazioni (l’unica è il favismo) e consente un’immediata ripresa dell’attività quotidiana una volta completata la seduta. Si utilizza un protocollo che va da 1 singola seduta a settimana per un mese, o anche di più ove necessario; per proseguire poi con un eventuale programma di mantenimento che implica una seduta mensile per un anno.

I meccanismi che stanno alla base dell’ossigeno-ozonoterapia implicano la riduzione della produzione di radicali liberi stante il noto potere paradosso antiossidante dell’ossigeno-ozono. Inoltre è nota la proprietà di miglioramento della circolazione sanguigna .L’ossigeno-ozono inoltre iperossigena e favorisce i fenomeni riparativi a carico del polmone aggredito dalla malattia, migliorando la performance dell’apparato respiratorio e prevenendo la formazione di microtrombi”.

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