Ristori alle imprese della montagna, Cotugno: “Equilibrare gli aiuti per non danneggiare il Molise”

L’intervento dell’assessore regionale ai lavori della Commissione Turismo e Industria Alberghiera nazionale, nel corso della quale è stata stilata una proposta da presentare al Ministro Garavaglia


CAMPOBASSO. Nuova riunione della Commissione Turismo e Industria Alberghiera nazionale per discutere della proposta da formulare ufficialmente al Governo per le misure di ristoro alle imprese della montagna.
Dopo i due incontri con il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, gli assessori di tutta Italia hanno stilato un documento relativo ai criteri di riparto delle risorse previste dall’art. 2 del Dl “Sostegni” n.41/2021 recante “Misure di sostegno ai comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici”.
Si tratta di uno stanziamento di 700 milioni di euro, a cui si dovrebbero aggiungere ulteriori 100 milioni di euro, che andranno a ristorare una parte delle pesanti perdite subite dall’intero settore turistico della montagna che da oltre un anno ha visto “spegnere” gli impianti sciistici.

L’assessore regionale del Molise Vincenzo Cotugno è così intervenuto in videoconferenza, toccando i punti salienti di una crisi che coinvolge i gestori degli impianti sciistici, gli alberghi, i ristoranti, i maestri di sci, le agenzie di viaggio e altre categorie impegnate a vario titolo in questo particolare settore.
Nello specifico il vicepresidente della Giunta si è detto convinto, unitamente ad altri rappresentanti delle regioni italiane, che i ristori debbano riguardare non solo i comuni dove hanno sede gli impianti sciistici, cosi come previsto dal Decreto legge, ma l’intero comprensorio dei comuni che offrono servizi a questo settore.
“Il Molise è al tavolo di concertazione per avere una parte adeguata dei ristori previsti per il settore del turismo montano – ha affermato l’assessore Cotugno – La montagna è una parte fondamentale della nostra offerta turistica, capace di attrarre turisti da tutta Italia e dall’estero, e che in questi mesi ha subito un crollo senza precedenti a cui dobbiamo far fronte con gli aiuti che arriveranno dallo Stato. Aiuti che dovranno essere equilibrati tra i vari territori nazionali, non considerando fattori legati alla popolazione che continuerebbero a danneggiare la nostra regione.
Inoltre i ristori non dovranno riguardare solo i comuni dove hanno sede gli impianti – spiega – ma tutti quei comuni del comprensorio che tra alberghi, ristoranti e altri operatori turistici sono a supporto dell’intero settore turistico montano”.

Nello specifico, dopo una lunga discussione in Commissione, questa la proposta di riparto dei 700 milioni di euro sottoposta al Ministro Garavaglia:

1) 450 milioni di euro per gli esercenti funiviari per fornire una risposta tempestiva ed efficace ai gestori e/o Consorzi di gestori degli impianti di risalita;
2) 40 milioni di euro in favore dei maestri di sci iscritti negli appositi albi professionali;

3) 230 milioni di euro per gli esercenti attività di impresa turistica di vendita di beni e servizi al pubblico nei comuni appartenenti al “Comprensorio sciistico” sulla base delle presenze turistiche registrate nel triennio 2017-2019.

La Commissione ha chiesto che, per velocizzare i trasferimenti, i fondi iscritti al punto 1 siano trasferiti direttamente dal Governo, mentre i punti 2 e 3, per un totale di 270 milioni di euro, siano gestiti direttamente dalle Regioni per la fase di riparto tra i soggetti beneficiari.
Al termine della riunione è stato interessato direttamente il Ministro Garavaglia, al fine di consentire l’adeguamento della normativa di riferimento, in sede di conversione del decreto legge n. 41 del 2021, alle richieste della Commissione nazionale Turismo e Industria Alberghiera.

 

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