Il presidente della Provincia conta sul “messaggio importante” lanciato in vista delle riaperture. L’assessore Cotugno: “Lavoriamo da tre anni sulle nostre eccellenze, faremo il possibile per tenere qui il MuseC”. GUARDA L’INTERVISTA
ISERNIA. Un lungo stop che arriva finalmente alla fine, quello per il presidio turistico della Provincia di Isernia, centro di informazione e assistenza in grado di assicurare servizi utili al turista. Una riapertura che arriva grazie al contributo di 65mila euro stanziato il 30 dicembre del 2019 dalla Regione Molise, l’ultima tranche delle risorse previste dalla convenzione che però, lo scorso anno – come è noto – non è stata rinnovata.
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“Un presidio – evidenzia in una nota l’ente di via Berta – che è diventato, grazie alle persone che in questi anni hanno lavorato con impegno e professionalità, un punto di riferimento, di collegamento e di orientamento per i protagonisti del settore: turisti, imprese, istituzioni e associazioni”.
La cerimonia di riapertura si è tenuta questa mattina alle ore 11, una scelta non casuale: “Si va verso l’allentamento delle misure restrittive – ha spiegato il presidente della provincia Alfredo Ricci – e per questo vogliamo lanciare anche un messaggio importante sperando in una vera ripartenza del nostro territorio”.
Soddisfazione anche in Regione, con l’assessore Cotugno che rivendica un impegno sulla valorizzazione delle eccellenze che dura ormai da tre anni e che, spiega, ha portato al record di prenotazioni nella zona di Termoli del 2020 – record pronto ad essere bissato e infranto anche nel 2021. E sul Museo dei Costumi l’assessore assicura: “Stiamo lavorando a un accordo con il privato, è nostra intenzione fare in modo che la struttura resti qui a Isernia”.
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